EVENTI – Il 26 maggio alle 17.30 a Trieste un incontro pubblico per portare i prioni al grande pubblico. Detta in questo modo sembra quasi una situazione alla Star Wars, ma al contrario di quello che pare suggerire il loro nome così futurista, i prioni sono molto più vicini alla nostra quotidianità di quello che pensiamo. Le malattie prioniche rappresentano infatti oggi una classe di encefalopatie dai sintomi molto gravi e pericolosamente trasmissibili, e gli esempi forse più significativi sono stati la BSE, la nota “mucca pazza” che ha colpito l’Europa e non solo all’inizio del Millennio e la malattia di Creutzfeldt-Jakob (MCJ), una patologia neurodegenerativa rara che conduce a una forma di demenza progressiva mortale.
Le malattie prioniche sono causate dalla presenza dei prioni, termine coniato per indicare agenti patogeni di natura proteica provvisti di proprietà infettanti, in grado di provocare una serie di encefalopatie degenerative nell’uomo e negli animali. I prioni sono dunque considerati simili a virus patogeni sebbene a livello biochimico le loro proprietà si discostino dalla classica definizione di virus. Dal 27 al 30 maggio il Laboratorio di Biologia dei Prioni della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste ha organizzato un convegno per addetti ai lavori, ma data l’importanza dell’argomento ha deciso di dedicare un momento anche al grande pubblico. Nella Sala Auditorium del Museo Revoltella si porrà l’attenzione dei cittadini sulle problematiche legate alle malattie da prioni nell’animale e nell’uomo, con una panoramica sulla ricerca attuale e sulle prospettive future. Non mancherà inoltre un intervento rivolto proprio ai pazienti e alle loro famiglie.
Appuntamento dunque al Museo Revoltella a Trieste lunedì 26 maggio alle ore 17.30.
Crediti immagine: Dr. Al Jenny, Wikimedia Commons