RICERCA – I topi mostrano comportamenti chiari e piuttosto stereotipati nei confronti dei piccoli: se sono maschi vergini, attaccano i cuccioli. Se sono femmine o maschi che hanno già fatto esperienze sessuali, allora diventano materni e paterni e si occupano della cura dei cuccioli.
Stando a uno studio appena pubblicato su Nature, il comportamento genitoriale (nei topi) si modifica attraverso l’esperienza sessuale e l’aggressività mostrata dai maschi vergini è indotta dall’attivazione dell’organo vomeronasale, che funziona come un sensore per i feromoni, inviati anche dai neonati. Perciò se, come hanno fatto i ricercatori delle università di Harvard e di Ginevra, si inibisce il lavoro di questi circuiti e la loro capacità di “sentire” i feromoni, allora l’aggressività si placa e i topi vergini mostrano atteggiamenti paterni nei confronti dei più piccoli.
I ricercatori hanno anche indagato sul ruolo della galanina – un neuropeptide che svolge il ruolo di neurotrasmettitore – e hanno scoperto che la diminuzione indotta dei neuroni che esprimono la galanina fa aumentare l’aggressività nei confronti dei cuccioli da parte dei topi vergini e fa diminuire le cure parentali da parte di maschi e femmine già accoppiati. Se, invece, i neuroni vengono sottoposti a stimolazione luminosa succede l’esatto opposto. Sarà così anche per l’uomo?
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