IL PARCO DELLE BUFALE

Una nuova fonte primaria di energia

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IL PARCO DELLE BUFALE – I fornitori usuali di Fusione Fredda (FuF) sono chiusi per ferie e la dose per i lettori (di nome Leopoldo o meno) questa volta proviene dalla BlackLight Power Inc. del New Jersey. Sono gradite segnalazioni di fornitori cinesi che, pare, ne fanno di ottima a un prezzo imbattibile.

A scadenza bi- o triennale dal 1991, ultima il 21 luglio scorso, il titolare della BlackLight Power Inc. dott. Randell Mills annuncia l’imminente lancio sul mercato di “un generatore di energia pulita, rinnovabile e sostenibile” del quale ha appena chiesto i brevetti. Si procura così dagli investitori una media $ 3 milioni/anno in cambio di foto, video e occasionali “certificazioni” firmate da docenti di ingegneria meccanica, forse affetti da ADHD, che confermano la scoperta dell’hydrino.

Nella Grand Unified Theory of Classical Physics auto-pubblicata in vari volumi dal dott. Mills, l’hydrino risulta essere un atomo d’idrogeno con una frazione del livello minimo di energia, per via di un restringimento degli orbitali del suo elettrone. Dopo l’elio, l’idrogeno è l’elemento più abbondante dell’universo, ma solo il dott. Mills sa rimpicciolirne gli orbitali, il che spiega come mai gli astronomi di nome Leopoldo o meno non siano mai riusciti ad avvistare un hydrino.

Da laureato in chimica prima ancora che in medicina, il dott. Mills ne ha dimostrato le proprietà in una pentolina a pressione di 150 atmosfere contenente idrogeno, Cu(OH)2 e CuBr12, scaldati da 40 a 300°C, riportati a 40° C, riscaldati a 300° C e così via finché la reazione produce un eccesso di calore e, dopo opportune modifiche, tanti megawatt.

Nella nuova pentolina chiamata Sun Cell – un generatore elettrodomestico avvolto in una scatola di plastica celeste di 30cmx3 – gli elettrodi scaricano lampi di 12 mila ampère in una miscela di acqua e ingrediente segreto (kryptonite?) che le conferisce una densità di potenza superiore a 10 miliardi di watt per litro.

Sul comunicato stampa della ditta c’è proprio scritto “10 billion watts”. La custode l’avrebbe tradotto in joule/s quando si è ricordata che stando all’ing. Andrea Rossi sono 1 milione di kWh/h e l’ing. Mauro Marchionni 1 trilione di calorie. Per sopravvivere al fuoco incrociato dei fautori del primo e del sostenitore del secondo. La  Sun Cell che si ricarica con acqua distillata o nebbia mattutina in caso di siccità, è in grado di generare 10 milioni di watt di elettricità e di alimentare 10 mila abitazioni.

Prima di portare il dépliant aziendale alla riunione della Zona di Milano ove abita, la custode lo ha sottoposto all’ing. Giancarlo De Marchis, il quale manda la seguente valutazione:

BlackLight Power Nella slide 45, BlackLight Power mostra che il suo generatore di potenza ha l’andamento che gli serve per poter utilizzare celle solari commerciali, cioè replica la radiazione solare al suolo (che fortuna! Tutti fortunati questi FuF, non capisco perché non giochino al superenalotto), ma con un’intensità 50.000 volte superiore. Poiché il secondo termine dell’equazione di Stefan-Boltzmann è lo stesso, la sua densità di potenza è 50.000 volte quella del sole d’agosto sulla spiaggia, ossia 50 MW/m2 circa.

Ovviamente questa densità leggiadra la concentrano con delle lenti e la fanno passare dentro fibre ottiche (che saranno contentissime e si ecciteranno molto) deflettendola con specchi. Gli investitori in fondo se lo meritano, il crudele darwinismo economico. Spero che li lascino in mutande e che i deboli prendano il fucile.

Onde evitare una strage, la custode non rivelerà ai contribuenti del New Jersey che l’anno scorso hanno elargito un finanziamento statale di 1,5 milioni di dollari alla start-up (sic) del dott. Mills per sviluppare il modello che verrà prodotto su scala industriale dal mese prossimo e creare così nuovi posti di lavoro.

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: BlakLight Power Inc. – a disposizione del pubblico, come da com. stampa.
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