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LIBRI – Breve storia della tecnologia

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LIBRI – Lo sapevate che l’uomo ha inventato un primo prototipo di ingranaggio prima ancora di scoprire il ferro? Che i primi occhiali da vista sono nati nel periodo degli imperatori romani e che grazie al telescopio Hubble abbiamo scoperto un pianeta composto quasi interamente di diamanti? La storia della tecnologia è piena di sorprese che non avremmo mai immaginato, e di fatti decisamente curiosi, che spesso addirittura ci paiono addirittura assurdi. Come le due misteriose scatole di ferro datate 1912, meticolosamente sigillate e depositate nei magazzini dell’Opéra di Parigi, e che contengono – si dice – 48 dischi, un grammofono e alcune puntine nuove di zecca in modo da tramandare alle generazioni future le meraviglie della tecnologia musicale del tempo.

Un modo curioso di esplorare insieme ai vostri bambini i meandri meno conosciuti della tecnologia del passato è Breve storia della tecnologia (Editoriale Scienza 2014, dagli 8 anni) un percorso illustrato divertente, semplice ma preciso, con uno stile misto tra Richard Scarry e Matt Groening, che racconta come si sono evoluti nove strumenti tecnologici che hanno cambiato il mondo: il telefono, il grammofono, la macchina fotografica, la televisione, l’orologio, la videocamera, il computer, il telescopio e i satelliti. Una doppia funzione quella delle immagini: mostrare come erano fatti fuori e soprattutto dentro questi strumenti tecnologici e come differiscono dagli stessi strumenti che usiamo oggigiorno, a partire proprio dalla storia del telefono, che da scatola di legno incollata al muro è diventata oramai la nostra piccola protesi tuttofare.

Una storia tutta da esplorare!

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Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.