Navetta spaziale Virgin si schianta durante test in volo
Un altro grave incidente nel settore aerospaziale: una navetta di Virgin Galactic per il turismo spaziale
ATTUALITÀ – Durante un volo di test nella giornata di venerdì 31 ottobre, la navetta progettata da Virgin Galactic per il volo turistico spaziale si è schiantata nel deserto del Mojave, a nord di Los Angeles. Uno dei due piloti risulta deceduto durante l’incidente, mentre un secondo è ricoverato in gravi condizioni dopo essere riuscito a lanciarsi con il paracadute di emergenza.
Si tratta del secondo incidente grave nel settore aerospaziale nell’arco di pochi giorni, dopo che il razzo Antares che doveva lanciare in orbita la navetta Cygnus per rifornire la Stazione Spaziale Internazionale è esploso pochi secondi dopo il decollo da Wallops, in Virginia.
La dinamica dell’incidente californiano
La routine di volo della SpaceShip Two prevede che sia trasportata in quota (tra 13 mila e 14 mila metri) da un doppio aereo appositamente progettato, il WhiteKnight, e venga poi rilasciata per il salto di quota finale. Venerdì, secondo quanto riportato da Reuters e Associated Press, tutto è filato liscio fino a un tempo tra i novanta secondi e i due minuti dopo lo sgancio della navetta dal trasporto. A quel punto un incidente ancora tutto da comprendere ha causato un’esplosione sulla SpaceShip Two e il conseguente schianto nel deserto.
La navetta della Virgin Galactic è stata progettata per il volo turistico che raggiunge la quota di 120 kilometri dalla superficie terrestre. Un volo tipico, secondo il piano economico dell’azienda, dovrebbe costare 250 mila dollari e prevede la vista del nostro pianeta dallo spazio e alcuni minuti di assenza di gravità. La costruzione della navetta è stata affidata fin dall’inizio a Scaled Composit e l’ultimo incidente grave registrato dall’azienda è del 2007, quando tre dipendenti dell’azienda persero la vita durante i test al sistema di propulsione della navetta.
Da quanto dichiarato durante la prima conferenza stampa dopo l’incidente dal presidente di Scaled Composit Kevin Mickey, il test di venerdì era il primo a far uso di una nuova miscela di carburante che è stata adottata fin da maggio, ma provata solo a terra. Su tutta la vicenda dovrebbe aprirsi un’inchiesta del governo americano, il quale ha già comunicato che invierà in California un team per le indagini. Richard Branson, patron di Virgin Galagtic, dopo aver espresso solidarietà e preoccupazione per l’incidente, ha dichiarato che le operazioni dell’azienda proseguiranno per realizzare il sogno del turismo spaziale.
Sull’altra costa
Dopo una primo sopralluogo aereo dell’area di lancio del razzo Antares, che doveva portare in orbita la navetta Cygnus per il rifornimento della Stazione Spaziale Internazionale, l’Orbital Sciences ha cominciato a catalogare i detriti causati dall’esplosione e dallo schianto. L’Accident Investigation Board (AIB) preposta a chiarire la dinamica dell’incidente ha iniziato i propri lavori.
Su questo punto la novità più importante è la dichiarazione ufficiale di Orbital Sciences per cui il razzo è esploso in seguito alla decisione del controllo missione di attivare la procedure di distruzione. La procedura è prevista dalle norme di sicurezza, che prevedono che in caso di anomalia, il personale a terra possa attivare un’esplosione controllata sul razzo. Non è ancora chiaro se l’esplosione sia avvenuta quando il razzo aveva già cominciato a perdere quota per i problemi al motore AJ-26 o se sia stata l’esplosione a causare la caduta e lo schianto.
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