IL PARCO DELLE BUFALE – A Trieste, in Parlamento e sulla stampa, il Senatore Carlo Rubbia annuncia che il raffreddamento globale era iniziato nel 1997 e nel 2000 e promuove un rubbiatron a metano che salverà l’Europa dalla crisi energetica e l’Italia da quella economica.
Basta estrarre clatrati di metano a qualche migliaio di metri di profondità sotto il fondale marino attorno all’America o al Giappone, una passeggiata poiché essi tendono a esplodere, e metterli in un reattore il cui prototipo è in costruzione al Politecnico di Karlsruhe (KIT).
Dal comunicato stampa emesso dal KIT in occasione della visita del futuro Senatore il 21 marzo 2013, si apprendeva che
Il reattore a colonna di metallo liquido a bolle del KIT si basa su un precedente lavoro del Professor Carlo Rubbia e del Professor Alberto Abánades dell’Institute for Advanced Sustainability Studies a Postdam. Hanno studiato la decomposizione termica del metano in un reattore a fase gassosa. Durante tale reazione a gocciolamento tuttavia, il carbonio formatosi si depositava sulle pareti del reattore. Come risultato, i canali del gas si otturavano in breve tempo e non era possibile alcun processo continuo.
Il gruppo tedesco intendeva migliorarlo:
Il reattore che sarà costruito al KALLA nei prossimi mesi è una colonna verticale di circa mezzo metro d’altezza e di pochi centimetri di diametro. La colonna è riempita di metallo liquido portato a 1000°C. Bollicine di metano entrano nella colonna da un filtro poroso sistemato sul fondo. Queste bolle salgono in superficie. “A temperature così elevate, si decompongono via via in idrogeno e carbonio,” spiega il Professor Thomas Wetzel. “Studieremo quanto idrogeno può essere prodotto con questo processo intelligente (smart)”.
I finanziamenti erano già arrivati
Negli ultimo anni i laboratori KALLA e KASOLA del KIT hanno ricevuto investimenti sostanziali di circa 3,5 M€ che si aggiungono a impianti esistenti per circa 11,5 M€.
I risultati non ancora:
Ci si può attendere che i primi esperimenti siano condotti alla fine del 2014.
Il senatore afferma pertanto che la tecnologia esiste e non emette CO2. Nessuno sa quanta energia sarà consumata durante il processo smart, quindi è sicuramente conveniente: l’idrogeno servirà “come combustibile”, mentre il carbonio di scarto verrà usato “dall’industria automobilistica”.
Quei clatrati di cui i politici italiani ignoravano l’esistenza fino all’intervento del Senatore, sono il tormentone del decennio per via dei possibili effetti di una loro destabilizzazione sul clima. Il metano è un gas serra potente che resta poco tempo in atmosfera salvo la frazione che si ossida in CO2 e ci rimane per millenni. Il Senatore non se ne cura, il riscaldamento globale è finito e nella sua realtà, la CO2 emessa dalle attività umane non fa effetto serra. A Trieste, il Senatore lo ha dimostrato con un grafico preso da “The climate skeptics party”, il blog di Leon Ashby, un allevatore australiano di bovine da latte che il senatore considera una fonte autorevole.
Lo considera tale anche la custode, anche se al posto del Senatore mostrerebbe la tendenza della temperatura in alta troposfera dal 1998 al 2010 (serie RSS). Fa vedere meglio, le sembra, quanto siano diminuite quelle misurate alla superficie del pianeta:
(1) Estratti dell’ intervento del Senatore alla Commissione Ambiente (link redazionali):
1 min. 15 sec.
Oggi Annibale non potrebbe attraversare le Alpi… la temperatura attuale è inferiore a quella che era ai tempi dei Romani, di 1,5 ° C. Nel Medioevo c’è stata una piccola glaciazione intorno all’anno mille. Poi c’è stato un aumento di temperatura simile a quello dei Romani. Ricordiamo che ai tempi dei Romani, c’era 1,5 ° C in più.
2′ 03”
Negli ultimi 100 anni ci sono stati cambiamenti climatici sostanziali che sono avvenuti ben prima dell’effetto antropogenico, dell’effetto serra e così via, per esempio negli anni ’40. Poi c’è stato un cambiamento di temperatura che in qualche modo è considerata la presenza dell’uomo. [La custode non è riuscita a rintracciarlo, ma sospetta che sia Andy.]
2′ 38”
[Negli ultimi 80 anni, l’aumento dei consumi di energia accompagnato a quello “esponenziale” della CO2] ha avuto effetti molto strani e molto contraddittori per quanto riguarda il comportamento del pianeta. Vorrei ricordare e chiedo al Ministro conferma di questa cosa, che dal 2000 al 2014 la temperatura della Terra non è aumentata: è diminuita, è diminuita di 0,2 gradi, e che noi non abbiamo osservato negli ultimi 15 anni nessun cambiamento climatico di dimensione.
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Crediti immagine: Martin Lober/KIT con preghiera di pubblicazione