SCOPERTE

Un olio sintetico contro la corea di Huntington

Una nuova terapia sperimentale è riuscita a normalizzare il profilo metabolico del cervello dei pazienti ai primi stadi

Neuron_with_mHtt_inclusionSCOPERTE – Un olio trigliceride sintetico potrebbe costituire un valido alleato contro la corea di Huntington. Questa la scoperta di un team di ricercatori del Pitié-Salpêtrière University Hospital di Parigi, che ha pubblicato uno studio sulla rivista Neurology.

La corea di Huntington è una malattia neurodegenerativa che colpisce soprattutto le capacità cognitive e motorie dei soggetti verso i 40-50 anni: le persone affette da questa malattia, infatti, mostrano progressivi disturbi nel comportamento, come aggressività, depressione e atteggiamenti compulsivi e hanno difficoltà a parlare, masticare ed effettuare movimenti del corpo coordinati.

Si tratta di una malattia genetica causata da una mutazione autosomica dominante che, come detto, compare piuttosto tardi con l’età e dal momento di comparsa dei sintomi l’aspettativa è intorno ai 20 anni. La malattia ha una base ereditaria: i figli di un malato di corea di Huntington hanno il 50% di probabilità di ereditarla. Ecco perché c’è grande interesse per questa malattia, in particolare sulla possibilità di poterla diagnosticare precocemente.

I ricercatori dello studio hanno cercato di studiare, attraverso tecniche di imaging di risonanza magnetica, il metabolismo del cervello in seguito a stimolazione. Confrontando nove pazienti ai primi stadi della malattia con tredici individui sani, gli scienziati si sono accorti che solo nelle persone sane il metabolismo cerebrale aumentava durante la stimolazione e poi tornava normale; i pazienti con corea di Huntington, invece, avevano un metabolismo inalterato.

Il team ha quindi somministrato su cellule nervose dosi controllate di un olio trigliceride sintetico, chiamato trieptanoato di glicerina. L’obiettivo era quello di vedere se questa terapia fosse in grado di ripristinare il corretto metabolismo degli individui affetti da corea e in che modo. Dopo un mese di trattamento con assunzione del farmaco tre o quattro volte al giorno, il risultato è stato che il metabolismo dopo la stimolazione era tornato normale.

Come afferma Fanny Mochel, uno dei principali autori dello studio, «la nostra ricerca suggerisce che questo farmaco in forma di olio può essere in grado di migliorare il profilo metabolico del cervello nei primi stadi della malattia». L’olio in questione fungerebbe da normalizzatore del metabolismo cerebrale e «potrebbe rappresentare una speranza – continua Mochel – per le persone che hanno in famiglia il gene per la corea di Huntington e che alla fine sviluppano la malattia».

Uno studio che è molto interessante, anche se, come gli stessi autori avvertono, i risultati vanno presi con grande cautela. Sia i ricercatori sia i volontari, infatti, erano consapevoli dell’assunzione della medicina, condizione che potrebbe avere influenzato i pazienti e l’interpretazione dei risultati da parte dei ricercatori stessi. Resta comunque il fatto che il farmaco, dopo appena un mese di terapia, ha portato a un miglioramento nei movimenti e nelle capacità motorie. Sicuramente un risultato positivo che fa ben sperare per la possibili applicazioni di questa nuova terapia sperimentale su soggetti che mostrano i primi sintomi di questa malattia.

@FedeBaglioni88

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   
Crediti immagine: Dr. Steven Finkbeiner, Gladstone Institute of Neurological Disease, The Taube-Koret Center for Huntington’s Disease Research, and the University of California San Francisco, Wikimedia Commons

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Federico Baglioni
Biotecnologo curioso, musicista e appassionato di divulgazione scientifica. Ho frequentato un Master di giornalismo scientifico a Roma e partecipato come animatore ai vari festival scientifici. Scrivo su testate come LeScienze, Wired e Today, ho fatto parte della redazione di RAI Nautilus e faccio divulgazione scientifica in scuole, Università, musei e attraverso il movimento culturale Italia Unita Per La Scienza, del quale sono fondatore e coordinatore. Mi trovate anche sul blog Ritagli di Scienza, Facebook e Twitter @FedeBaglioni88