Sonno e stress condividono gli stessi geni
Uno studio americano ha identificato le molecole chiave coinvolte nei meccanismi di sonno, stress e disturbi neuropsichiatrici correlati
RICERCA – Uno studio pubblicato sulla rivista Cell ha permesso di identificare i geni che regolano i meccanismi di sonno e stress.
Sia lo stress acuto che quello cronico agiscono su molti aspetti delle funzioni cerebrali, compresi l’apprendimento, le emozioni, il comportamento e il sonno. Nonostante l’interazione tra sonno e stress sia ormai nota da tempo, i meccanismi genetici e molecolari che la regolano sono in gran parte ancora sconosciuti.
Un gruppo di ricercatori statunitensi ha effettuato una serie di esperimenti su topi sottoposti a stress cronico per studiare lo striato, una zona del cervello particolarmente importante per l’adattamento allo stress, la regolazione del processo sonno-veglia e alcune malattie neuropsichiatriche. I ricercatori hanno osservato il comportamento dei topi e analizzato la loro espressione genica: le molecole più importanti per i meccanismi di sonno e stress risultano essere quelle che regolano i mitocondri, i piccoli organelli che forniscono energia alla cellula, e le sinapsi, cioè le zone di contatto tra i neuroni responsabili della trasmissione degli impulsi nervosi. I ricercatori hanno quindi focalizzato la loro attenzione soprattutto su un nuovo gene denominato Mical2 che è coinvolto nei meccanismi di ansia e depressione e nell’autismo.
A fronte dei risultati ottenuti, gli studiosi si propongono di estendere il progetto di ricerca ad altre zone del cervello che regolano il sonno e lo stress. Pensano infatti che l’adattabilità allo stress e la regolazione del sonno siano coordinate da diversi geni espressi in differenti regioni del cervello. Molti dei geni identificati nello studio sono anche associati a malattie neurodegenerative come il Parkinson, il che suggerisce che ci sia un collegamento tra sonno, stress e neuropatie e che molti di essi potrebbero rappresentare potenziali bersagli terapeutici per disturbi neurologici umani.
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