Gli eroi dell’omeopatia
In Germania, 29 omeopati, naturopati e terapeuti alternativi colti in flagranza di raptus sono in cura dai sicari di Big Pharma. Si salveranno?
IL PARCO DELLE BUFALE – La polizia brancola tuttora nel buio e la custode vuol aiutarla prima che accada l’irreparabile. Come i lettori sanno, nel tardo e soleggiato fine pomeriggio del 5 settembre, omeopati, naturopati e altri diversamente medici si sono riversati fuori dal centro conferenze della ridente cittadina di Handeloh, in preda a convulsioni, crampi, allucinazioni e delirio. Un collega ancora in sé ha chiamato l’equivalente del 115. Sono arrivati i pompieri e davanti a tante donne e uomini che rotolavano sul prato gridando frasi sconnesse, hanno chiamato rinforzi: 15 ambulanze e un numero imprecisato di elicotteri.
La risposta è stata rapida ed efficace. L’Associazione tedesca degli omeopati ha rassicurato i propri iscritti, non aveva sponsorizzato il week-end che stava facendo una pubblicità sgradita a una gloriosa disciplina. Il Ministero della Sanità ha rassicurato la cittadinanza, era soltanto un’intossicazione da sostanze psicotrope, ingerite senza conoscerne gli effetti.
I media locali, italiani e internazionali seguivano da vicino il decorso che sconvolgeva omeopati, naturopati e altri diversamente medici nonché interi continenti. Nel frattempo gli ignobili venduti a BigPharma infliggevano ai ricoverati trattamenti allopatici iniqui: una vittima sequestrata in una clinica vicino ad Amburgo veniva addirittura legata al proprio letto con il pretesto che ogni tanto si alzava per picchiare altri degenti.
Invece di un’innocua sostanza naturale quale arsenico, cicuta o Uranio nitrico Boiron, rivelavano i quotidiani, le vittime avevano assunto un prodotto dell’aborrita sintesi chimica, anfetamina, LSD e/o Aqua Rust, senza neppure diluirlo 200 volte in acqua distillata perché essa ne conservasse soltanto la memoria quantistica.
Tentata strage? Secondo Healthnut (1), BigPharma ha tentato di avvelenarli per impedire a Marco Ruggiero, e seguaci non ancora assassinati, di curare cancro, Alzheimer, autismo ecc. con il suo yogurt (2).
O esperimento che cambierà la storia della medicina e dell’umanità? Edzard Ernst, che studia pratiche ed effetti di terapie molto alternative, si chiede se quegli omeopati riceveranno il premio Nobel. Ipotizziamo, scrive il prof. Ernst
che abbiano fatto una prova omeopatica con l’Aqua Rust. In questo caso sono i miei eroi! Non solo perché hanno sacrificato la propria salute nell’interesse della medicina, ma perché sembrano avere scoperto una cura importante, direi addirittura rivoluzionaria. La prima legge dell’omeopatia recita: il simile cura il simile.
Proprio dopo aver ingerito l’Aqua Rust infatti, gli intrepidi pionieri si sono messi a vaneggiare:
Stando alle regole dell’omeopatia, la droga da loro assunta può essere diluita e succussa molte volte e pertanto abbiamo una cura contro… che cosa? (…) La principale caratteristica dell’omeopatia è che i suoi fautori vaneggiano, quindi la somministrazione del nuovo rimedio li curerà. Semplice!
Perciò meriterebbero il Nobel per la Medicina, conclude il prof. Ernst. La custode dissente con un vigore che quasi le stacca il toupet. Una goccia di Aqua Rust in ogni sorgente liberebbe l’umanità da vaneggiamenti ben peggiori: premi Nobel tutti e subito.
(1) Non sono ammessi giochi di parole su “nut”.
(2) Il nesso è chiaro solo ai “nuts”.
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