SENZA BARRIERE

Paralimpiadi: lo sport è per tutti

L'idea delle paralimpiadi si deve a sir Ludwig Guttmann, neurologo e neurochirurgo tedesco emigrato in Inghilterra

La prossima edizione dei Giochi Paralimpici è la quindicesima e conta ben 23 diverse discipline, con competizioni che impegneranno oltre 4300 atleti provenienti da 176 nazioni.

SENZA BARRIERE – Ci siamo: ormai mancano pochi giorni all’inizio delle Paralimpiadi 2016. Dal 7 al 18 settembre, infatti, a Rio de Janeiro, avrà luogo la competizione destinata agli atleti con disabilità fisiche. Ma quando si sono disputati i primi Giochi Paralimpici ?

Un po’ di storia

È a sir Ludwig Guttmann, neurologo e neurochirurgo tedesco emigrato in Inghilterra nel 1939, che si deve la nascita delle paraolimpiadi. Quando Guttmann si trasferì a Stoke Mandeville, infatti, dal governo inglese ebbe l’incarico di creare il primo centro per il trattamento delle lesioni spinali. Il medico curava per lo più veterani feriti in modo grave durante la seconda guerra mondiale.

L’esperienza sul campo e il contatto con molti malati servirono a Guttmann per comprendere ulteriori necessità, che andavano oltre il semplice farmaco: i pazienti avevano bisogno di un periodo di riabilitazione, di fisioterapia e, soprattutto, di sport. Così, nell’estate del 1948, il medico organizzò una competizione sportiva per consentire alle persone in cura di fare un po’ di attività fisica durante un evento ufficiale.

I “giochi di Guttmann” si svolsero in concomitanza con le olimpiadi di Londra. Questa casualità fu all’origine del parallelismo tra i giochi olimpici e le paralimpiadi. Nei giochi del 1948, tuttavia, il numero dei partecipanti – 14 uomini e due donne – fu esiguo. Si sfidarono nel cortile della struttura ospedaliera, gareggiando in sport quali il tiro con l’arco. Fu nel 1952 che i giochi acquisirono una portata internazionale: a Stoke Mandeville, presero parte alla competizione anche i veterani olandesi.

Questa gara fu il preludio della prima vera Paralimpiade (o nona edizione dei giochi di Stoke Mandeville), disputata a Roma nel 1960 grazie alla collaborazione tra Guttmann e il collega Antonio Maglio, allora direttore del Centro spinale di Roma. I giochi si sarebbero svolti una settimana dopo la chiusura delle Olimpiadi. È l’8 settembre 1960 quando il ministro della sanità dell’epoca Camillo Giardina inaugura ufficialmente la competizione nello stadio di Acquacetosa. I 400 atleti in carrozzina, provenienti da ben 23 Paesi, sfilano di fronte a migliaia di persone. La delegazione più numerosa è quella italiana. Tra gli sport in gara ricordiamo la scherma, la pallacanestro, il lancio del giavellotto, il biliardo, il tennistavolo e il tiro con l’arco. L’Italia, da grande protagonista, porta a casa 28 medaglie d’oro, 30 di argento e 24 di bronzo. Alla cerimonia di chiusura, svoltasi nel Palazzetto dello Sport, è presente anche Sir Ludwig Guttmann.

I Giochi Paralimpici, dal 19 giugno 2001, ovvero da quando è stato siglato un accordo tra il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) e il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC), sono abbinati sistematicamente ai Giochi Olimpici. Il logo è composto da 3 elementi (tae-geuk) denominati agitos (dal latino agito: io mi muovo), rispettivamente rosso, blu e verde, i colori più utilizzati nelle bandiere dei Paesi del mondo. Simboleggia la mente, il corpo e lo spirito, che ricorrono anche nel motto Spirit in motion, spirito in movimento.

Roma 1960: le medaglie italiane

Oggi, a Rio de Janeiro: Paralimpiadi 2016

La prossima edizione dei Giochi Paralimpici è la quindicesima e conta ben 23 diverse discipline, con competizioni che impegneranno oltre 4300 atleti provenienti da 176 nazioni. Gli sport previsti saranno: atletica, tiro con l’arco, bocce, canoa, calcio, ciclismo, equitazione, judo, sollevamento pesi, canottaggio, vela, tiro a segno, sitting volley, nuoto, tennistavolo, basket in carrozzina, scherma in carrozzina, rugby in carrozzina, tennis in carrozzina e goalball. Gli atleti italiani in gara sono 94  (38 donne e 56 uomini) e prenderanno parte a 14 discipline differenti.

Tutti gli atleti della squadra azzurra di Rio de Janeiro 2016

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Milly Barba
Science Writer e Marketing Communications Director in ambito Informatico e tech. Copywriter e event planner, con oltre dieci anni di esperienza nell'organizzazione e promozione di festival ed eventi quali il Festival della Scienza di Genova. Activist @SingularityU Milan. Laureata in Letteratura Italiana e Linguistica, sono specializzata in Comunicazione della Scienza. Per OggiScienza curo la rubrica #SenzaBarriere dedicata a inclusione, accessibilità e ricerca.