SPECIALI

E se la scuola iniziasse più tardi?

Una nuova ricerca tedesca mostra che il rendimento più basso degli studenti maschi potrebbe essere imputato anche a una maggiore difficoltà a svegliarsi presto al mattino.

Fino al 16% delle differenze nel rendimento scolastico di maschi e femmine sarebbero spiegabili proprio con i differenti ritmi del sonno, e potrebbero quindi essere alleviate posticipando anche di poco l’inizio delle lezioni al mattino. Crediti immagine: klimkin, Pixabay

SPECIALE SETTEMBRE – Diversi studi condotti negli ultimi anni hanno evidenziato che le ragazze a scuola ottengono risultati migliori rispetto ai maschi. Un gap che inizia a emergere già a livello di scuola elementare e che permane fino alla scuola superiore, nonché nei risultati degli esami di ammissione all’università, con il risultato che anche in Italia attualmente il numero di studentesse e di laureate è maggiore rispetto a quello dei colleghi uomini.

La domanda è perché questo accade. Una possibile risposta viene da un recente studio pubblicato sulla rivista dell’Institute for the Study of Labor a Bonn. Gli autori hanno esaminato oltre 240 mila giudizi raccolti fra il 2008 e il 2014 all’interno di una comunità dell’Est Europa dove gli orari scolastici si alternano fra mattina e pomeriggio, notando che rispetto alle bambine, i ragazzi traggono maggior beneficio dall’iniziare la scuola più tardi. Per i ricercatori, dunque, questi risultati meno fruttuosi del sesso maschile potrebbero trovare la propria ragion d’essere in una struttura scolastica che predilige orari più consoni alle ragazze. I loro ritmi circadiani predispongono ragazzi a dormire di più e a svegliarsi quindi più tardi, mentre le ragazze tendono ad affrontare la privazione del sonno meglio di ragazzi.

Secondo questa ricerca, fino al 16% delle differenze nel rendimento scolastico di maschi e femmine sarebbero spiegabili proprio con i differenti ritmi del sonno, e potrebbero quindi essere alleviate posticipando anche di poco l’inizio delle lezioni al mattino, un suggerimento che è emerso anche da ulteriori studi pubblicati negli ultimi anni. In un lavoro pubblicato sempre da IZA da parte di Teny Maghakian Shapiro della Santa Clara University, che riassume i più recenti studi sull’effetto degli orari di inizio della scuola e del rendimento scolastico, si sottolinea l’importanza di sonno in particolare durante l’adolescenza. Posticipare anche solo di un’ora al mattino, dalle 7.30 alle 8.45, ha gli stessi effetti sul miglioramento del rendimento scolastico per i ragazzi di stare in una classe con un terzo degli studenti in meno. “Le aule delle scuole secondarie sono piene di studenti privati del sonno – sottolinea Shapiro – mentre iniziare la scuola più tardi al mattino migliora sia il punteggio e il benessere emotivo, oltre a ridurre gli incidenti stradali, molto comuni fra gli adolescenti”.

@CristinaDaRold

Leggi anche: Iniziare la scuola più tardi? La scienza dice sì

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Condividi su
Cristina Da Rold
Giornalista freelance e consulente nell'ambito della comunicazione digitale. Soprattutto in rete e soprattutto data-driven. Lavoro per la maggior parte su temi legati a salute, sanità, epidemiologia con particolare attenzione ai determinanti sociali della salute, alla prevenzione e al mancato accesso alle cure. Dal 2015 sono consulente social media per l'Ufficio italiano dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.