Una palla salvifica fa vibrare acqua e aria alle “frequenze cosmiche essenziali”

IL PARCO DELLE BUFALE – Il 14 ottobre il Tribunale di Miami-West ha accettato la richiesta di Andrea Rossi, l’inventore del bollitore a fusione fredda detto E-cat, e dei suoi finanziatori americani. Resteranno segreti gli scambi di memorie su chi avrebbe truffato chi e come. L’atroce decisione (nota 1) priva credenti e miscredenti nel salvatore del mondo del loro spettacolo preferito fino a settembre dell’anno prossimo.

I lettori possono ripiegare nel frattempo su altri prodotti nati dalla (de)coerenza quantistica teorizzata da Emilio Del Giudice. In questa rubrica trovano scatolette di plastica, vassoi di plexiglas, panciere e altri prodotti in grado di informare, dinamizzare, “declusterizzare” le molecole d’acqua nelle tubature e negli organismi viventi, un modo rapido ed efficace per sterminarli senza danneggiarli in alcun modo.

Ne mancava uno importante per diversi motivi.

Su Affaritaliani, testata nota per le informazioni rigorose, la collega Mariella Colonna ha pubblicato di recente una réclame per l’Acquascissore, una palla d’acciaio venduta dal 2012 in offerta speciale a 854 euro più Iva da Salvatore Rainò. L’omeopata unicista aveva già inventato l’Hydrobiotronics che sperimenta dal 2009 su pazienti nel

Laboratory for Medical  Research  in the bio-energetic sector Via Gemona 15, Altamura (BA)

dove si trova il suo studio medico. L’Hydrobionics – da non confondere con l’Hydrobetatron da fusione fredda  preleva dal terzo occhio sulla fronte del paziente il segnale della frequenza magnetica emessa dalla malattia, e glielo restituisce amplificato in “un granello di zucchero vergine” che posto sotto la lingua “elimina la sintomatologia”.

L’importanza della verginità…

L’Acquascissore non ha bisogno né di manutenzione né di ricambi e nemmeno di un omeopata unicista per captare il segnale della frequenza magnetica emessa da un terzo occhio. Il suo toroide centrale, avvolto in un solenoide, “scioglie i nodi interni” delle catene molecolari e restituisce all’acqua la “verginità” che aveva alla sorgente.

Collegato al rubinetto dell’acquaio, l’apparecchio ne manipola il campo elettromagnetico, scinde e/o declusterizza ogni molecola di acqua, la “informatizza” cancellando dalla sua memoria i ricordi delle sostanze da essa incontrate in precedenza, la fa vibrare alle “frequenze cosmiche essenziali” e la trasforma in rimedio omeopatico:

Ottimizza i biochimismi del nostro metabolismo e della nostra attività biologica. Ho notato un miglioramento nei casi di calcolosi, nelle patologie da accumulo di metalli pesanti. Insomma, un miglioramento delle condizioni generali dell’individuo… Ma non solo.

… e dell’estetica

Posta in soggiorno su un piedistallo come si addice a una simile opera d’arte – Rainò sottolinea spesso la bellezza dell’acciaio satinato – la palla manipola anche il campo elettromagnetico della miscela di azoto, carbonio, loro ossidi, idrogeno, ossigeno e polveri varie che respiriamo:

L’Acquascissore è fatto per essere tenuto a vista perché emette un tenue vento ionico che conferisce all’aria ambiente della casa particolari doti di salubrità.

Rainò non si dilunga sulla fisica. D’altronde scrive sopratutto poesia come si evince dai titoli dei suoi  saggi: “Prescrivibilità del rimedio omeopatico, ritorno dei sintomi e metastasi morbose: uno studio su 600 casi clinici ed i suoi insegnamenti per il futuro dell’umanità”, oppure “Tre, senza sesso, una sola persona”.

I lettori dovranno pertanto consultare il sito di Paolo Renati, il ricercatore indipendente al quale si devono le scatole Quantum, forse meno decorative e più costose, ma altrettanto efficaci anche nell’ottimizzare i biochimismi della frutta e della verdura oltre al futuro dell’umanità.

Nota 1

A proposito di cronaca giudiziaria, il 22 settembre scorso la Corte d’Appello di Torino ha confermato che erano veritieri e scientificamente corretti gli articoli di OggiScienza che Alberto Carpinteri del Politecnico di Torino accusava di “disegni criminosi“. L’atroce decisione priva direttrice e croniste dell’occasione, unica nella vita, di vestirsi da Giovanna d’Arco per rispondere dell’accusa di blasfemia, perfidamente ignorata dalla Corte.

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