Conferenze su vaccini anti-HIV e suini volanti
Università e centri di ricerca italiani sono altrettanto generosi verso i congressi truffaldini che verso l'editoria predona.
IL PARCO DELLE BUFALE – Per allungare il proprio curriculum, centinaia di docenti e ricercatori comprano interventi in conferenze, simposi e congressi internazionali della OMICS. Con i soldi dei contribuenti, tutti zitti e felici di essere spennati da un’azienda denunciata per truffa dal governo statunitense?
No! L’HIV-Forum di Dora resiste alla corruzione della scienza come il villaggio di Astérix alle legioni romane. Dalla Gallia, è giunta la notizia di una vittoria, qui riferita per sciovinismo e non per un appoggio ai ribelli.
Erwann Loret, ricercatore del CNRS all’università Aix-Marseille, è il pendant locale di Barbara Ensoli, la direttrice del Centro Nazionale AIDS all’Istituto Superiore di Sanità. Anche lui annuncia da circa vent’anni di aver scoperto un vaccino contro l’HIV; anche lui pubblica risultati poco significativi su Retrovirology; compra presentazioni ai convegni di OMICS; ha un piccolo fan-club di cronisti, inconsapevoli della differenza tra un vaccino che immunizza contro un virus e uno che potrebbe un giorno potenziare l’effetto dei farmaci antivirali.
A fine febbraio, scrive Dora,
Loret e Biosantech, la società che produce il suo vaccino, hanno fatto scoppiare l’ennesima bomba mediatica attraverso alcuni quotidiani della Costa Azzurra… Volevano annunciare in una conferenza stampa di aver presentato al congresso internazionale “Vaccines and Immunization” di Berlino un risultato straordinario nello sviluppo del loro vaccino.
Istituzioni pubbliche e associazioni di pazienti lo hanno smentito, i media pure. Il CNRS “è sobbalzato sulla sedia” e ha imposto a Loret
di non partecipare a quella conferenza stampa e di mettere fine alla collaborazione con Biosantech.
L’ingenua Dora si chiede come mai
lo stesso sobbalzo sulla sedia non l’ha fatto chi dirige e cura i ReAd Files, la rivista … fondata da Mauro Moroni?
Il prof. Moroni non si meritava questa beffa postuma. Sull’ultimo numero, nel saggio “L’infezione da HIV: punto sulle strategie vaccinali e di cura“, Barbara Ensoli si vantava di un intervento a una conferenza OMICS che si teneva a Roma nel giugno scorso.
Verrebbe anche da chiedere ai datori di lavoro come mai non deducono il costo degli acquisti OMICS dallo stipendio dei partecipanti, ma solo in presenza del proprio avvocato. Se al momento non è disponibile, conviene lasciare…
…la parola alla difesa
Si fa presente che l’anno scorso l’Istituto Superiore di Sanità ha risparmiato ai contribuenti le spese di viaggio, vitto e alloggio a Baltimora, USA. E che i curatori della rivista hanno probabilmente colleghi che sono clienti OMICS, perché in media nazionale sono intorno ai cinquanta per università e centri di ricerca in scienze biomediche.
Già dal titolo inoltre, l’intervento di Barbara Ensoli a Roma era più plausibile di quello di un cronista dell’Ottawa Sun, accettato “dopo peer review” dagli organizzatori di una conferenza OMICS in cambio di US$ 999:
Evoluzione delle caratteristiche del volo nella fisiologia aviaria e porcina.
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