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Hedy Lamarr, la diva di Hollywood che ha inventato il Wi-Fi

Larger than life ovvero straordinaria, esagerata, incredibile, sopra le righe. Non esiste altro modo per definire Hedwig Kiesler, meglio nota come Hedy Lamarr

Nel 1997 ha ricevuto l’Electronic Frontier Foundation Pioneer Award per il suo contributo al progresso di telecomunicazioni e dell’informatica

IPAZIA – Hedy Lamarr è stata una diva di Hollywood e un’eccezionale inventrice. Si è sposata e ha divorziato sei volte. Ha recitato in oltre trenta film e brevettato un ingegnoso sistema per guidare i siluri a distanza, alla base delle moderne tecnologie wireless. Ha conosciuto la fama, la depressione e l’oblio e vissuto più vite in una, come i gatti. Non a caso i fumettisti Bob Kane e Bill Finger crearono Catwoman ispirandosi proprio a lei.

Larger than life, ovvero straordinaria, esagerata, incredibile, sopra le righe. Non esiste altro modo per definire Hedwig Eva Marie Kiesler, meglio nota con il suo nome d’arte Hedy Lamarr.

Prima di Hedy Lamarr c’era Hedwig Kiesler

Figlia di un direttore di banca di Leopoli e di una pianista di Budapest, entrambi di origini ebraiche, Hedwig Eva Maria Kiesler nasce a Vienna nel 1914. Trascorre la sua infanzia a Döbling, un tranquillo quartiere della capitale austriaca. Sin da bambina, molto prima di diventare Hedy Lamarr, si rivela una persona brillante e dai molti talenti. A soli dieci anni conosce quattro lingue, sa suonare il piano ed è appassionata di recitazione.

Eccelle anche in matematica e in tutte le materie scientifiche, ma nel 1931 rinuncia a studiare ingegneria per dedicarsi interamente alla carriera di attrice. Max Reinhardt, celebre drammaturgo e produttore teatrale tedesco, rimane folgorato dalla sua eccezionale bellezza e decide di portarla con sé a Berlino. Hedwig recita a teatro e ottiene alcune parti minori in un paio di film. Il successo arriva l’anno successivo, nel 1932, quando il regista cecoslovacco Gustav Machatý la sceglie come protagonista del film Estasi. La pellicola desta scandalo e viene censurata perché contiene un nudo integrale dell’attrice, il primo nella storia del cinema.

Nel 1933, non ancora diciannovenne, Hedwig sposa il ricco imprenditore e mercante d’armi austriaco Friedrich Mandl. L’uomo, geloso e possessivo, acquista quante più copie di Estasi per impedire la diffusione della pellicola e fa di tutto per ostacolare la carriera da attrice della moglie, costringendola a una vita da reclusa. Mandl è amico di Mussolini e rifornisce il regime fascista e quello nazista di armi e munizioni. Spesso, nel castello in cui vive, organizza banchetti e ricevimenti a cui prendono parte il duce e importanti uomini d’affari italiani e tedeschi. Hedwig presenzia a tutte le cene e partecipa ai numerosi incontri in cui ricercatori e scienziati illustrano al marito il progresso nello sviluppo di nuove tecnologie militari. Durante quelle riunioni rinasce in lei l’interesse per l’ingegneria e le scienze applicate.

La fuga a Parigi e la nuova vita come Hedy Lamarr

Nel 1937 il matrimonio con Mandl diventa insostenibile. Hedwig organizza una rocambolesca fuga a Parigi e poco dopo riesce a ottenere il divorzio. Nei mesi successivi incontra a Londra Louis B. Mayer, uno dei fondatori della celebre casa di produzione cinematografica Metro-Goldwyn-Mayer, in quel periodo in Europa alla ricerca di nuovi talenti da scritturare. Nell’ottobre dello stesso anno l’attrice è già a Los Angeles, pronta a diventare una star di Hollywood.

Il suo nome viene cambiato in Hedy Lamarr (omaggio a Barbara La Marr, grande attrice del cinema muto), pseudonimo col quale interpreterà decine di film. Alcuni di grande successo, al fianco di attori come Clark Gable e Spencer Tracy. Sono in molti, in quel periodo, a considerarla la donna più bella del mondo, così bella da non aver bisogno di aprire bocca.

“Non è difficile diventare una grande ammaliatrice”, dichiarerà Hedy Lamarr, “basta restare immobile e sembrare stupida”.

In realtà Hedy Lamarr è tutt’altro che stupida. Prima della guerra, giovanissima, realizza due invenzioni: un nuovo tipo di semaforo che consente di regolare il traffico attraverso una migliore alternanza delle luci e una pastiglia che, sciolta nell’acqua, la rende gassata. L’invenzione per cui passerà alla storia è però un’altra. Durante il secondo conflitto mondiale, quando scopre che i tedeschi sono in grado di deviare i siluri americani provocando interferenze nei segnali radio, le viene l’idea di realizzare un sistema in grado di modificare la trasmissione delle frequenze per rendere i siluri irrintracciabili dai nemici.

Sfruttando le conoscenze sulle tecnologie belliche acquisite durante la sua partecipazione alle riunioni nel castello di Mandl, Hedy Lamarr sviluppa una sofisticata apparecchiatura crittografica con George Antheil, compositore di Hollywood conosciuto per caso a una festa.

Il primo prototipo, chiamato Secret Communication System, è basato su rulli perforati simili a quelli delle pianole meccaniche e produce una variazione rapida a intervalli regolari di 88 frequenze radio, lo stesso numero dei tasti del pianoforte; il continuo cambio di frequenza rende impossibile l’intercettazione delle comunicazioni fra chi trasmette il segnale e chi lo riceve, i soli a conoscere la sequenza e a poter controllare la traiettoria del siluro.

Il lavoro di Lamarr e Antheil è alla base della tecnica di trasmissione conosciuta come Frequency-hopping spread spectrum, utilizzata tuttora nella telefonia mobile, per la trasmissione di dati Bluetooth e nelle reti wireless. Il progetto viene brevettato nel 1942, dopo essere stato presentato al National Inventors Council di Washington, ma in un primo momento la marina militare giudica il sistema impossibile da applicare su un siluro perché l’apparecchiatura sarebbe stata troppo ingombrante (i transistor non erano ancora stati inventati).

Inoltre il National Inventors Council non sembra prendere troppo sul serio l’invenzione di un’attrice e di un compositore di Hollywood. Il Secret Communication System sarà utilizzato la prima volta solo vent’anni dopo, col nome di CDMA (Code Division Multiple Access), come sistema di comunicazione a bordo delle navi americane durante la crisi missilistica di Cuba.

I decenni oscuri dopo il successo

Intanto, dopo il successo degli anni Quaranta, la carriera di Hedy Lamarr conosce alterne fortune e negli anni Sessanta subisce un vero e proprio tracollo. Dopo il 1965, anno del sesto e ultimo divorzio, l’equilibrio psichico dell’attrice sembra ormai definitivamente compromesso. I decenni successivi sono segnati da depressione, problemi economici e cause legali. Hedy Lamarr cita in giudizio la casa editrice che ha pubblicato la sua autobiografia, scritta da vari ghostwriter e da lei definita “fittizia, falsa, volgare, scandalosa, calunniosa e oscena”.

Denuncia un riparatore di fotocopiatrici e un tecnico dell’aria condizionata per violenza sessuale, ma è condannata a risarcire entrambi perché i rapporti erano stati consenzienti; si spinge a chiedere dieci milioni di dollari a Mel Brooks perché nel suo film Mezzogiorno e mezzo di fuoco compare un personaggio di nome Hedley Lamarr (ottiene solo 1000 dollari e le scuse del regista). Viene arrestata due volte, nel 1966 e nel 1991, per il furto di oggetti di poco valore all’interno di un supermercato.

Hedy Lamarr da attrice dimenticata a geniale inventrice

Negli anni Novanta, dopo la cancellazione del segreto militare sul brevetto, cominciano a diffondersi le tecnologie basate sulla sua invenzione. Hedy Lamarr, da attrice dimenticata, torna tardivamente alla ribalta come geniale inventrice. Nel 1997 riceve – ormai vecchia, malata e quasi cieca – il prestigioso Electronic Frontier Foundation Pioneer Award per il suo contributo al progresso nel campo delle telecomunicazioni e dell’informatica.

“Era ora”, è il suo lapidario commento. Dopo la morte, avvenuta nel 2000, viene inserita insieme con George Antheil nella National Inventors Hall of Fame degli Stati Uniti. Il 9 novembre 2015, in occasione del centunesimo anniversario della nascita, Google le ha reso omaggio con un doodle animato in cui sono riassunti i momenti più importanti della sua straordinaria carriera. Esagerata, incredibile, sopra le righe.

Larger than life.

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Simone Petralia
Giornalista freelance. Amo attraversare generi, discipline e ambiti del pensiero – dalla scienza alla fantascienza, dalla paleontologia ai gender studies, dalla cartografia all’ermeneutica – alla ricerca di punti di contatto e contaminazioni. Ho scritto e scrivo per Vice Italia, Scienza in Rete, Micron e altre testate. Per OggiScienza curo Ipazia, rubrica in cui affronto il tema dell'uguaglianza di genere in ambito scientifico attraverso le storie di scienziate del passato e del presente.