SALUTE

Attenti al radon: al via il progetto Life-Respire

Il via ufficiale al progetto, acronimo di ‘Radon rEal time monitoring System and Proactive Indoor Remediation’, è avvenuto lo scorso 21 settembre presso la Sapienza Università di Roma.

Un elemento rilevante del progetto è legato alla costruzione di un geodatabase su piattaforma WebGIS che permetterà di immagazzinare in tempo reale i dati delle misurazioni in continuo di radon.

SALUTE – Si chiama così, Life Respire, il progetto europeo che pone l’attenzione sul radon presente in ambienti chiusi, cioè su una sostanza volatile classificata già dal 1988 come elemento cancerogeno e dichiarata dalla Commissione scientifica delle Nazioni Unite sugli effetti delle radiazioni atomiche (Unscear) la sorgente più importante di radiazioni ionizzanti negli ambienti indoor.

A monitorare questo gas radioattivo naturale, “nemico invisibile” poiché incolore, inodore, insapore, sarà il Consiglio Nazionale delle Ricerche attraverso l’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria (Igag-Cnr, http://www.igag.cnr.it/) assieme al Centro di ricerca, previsione, prevenzione e controllo dei rischi geologici dell’Università di Roma Sapienza (project leader), allIstituto nazionale di geofisica e vulcanologia, alla Federal Agency for Nuclear Control (Bruxelles), Elica S.p.A. e CiaoTech s.r.l.

I ricercatori saranno tutti impegnati a valutare la qualità dell’aria nei cosiddetti “ambienti confinati” , cioè le costruzioni pubblice e private dove passiamo gran parte del nostro tempo, anche l’80-90%. Investigare su questo versante risulta molto importante soprattutto in seguito alle tecniche costruttive innovative degli ultimi anni che hanno migliorato l’isolamento termico degli edifici riducendo però il ricambio d’aria al loro interno.

È dunque determinante controllare la salubrità dei luoghi chiusi, per trovare soluzione all’esposizione del gas inquinante, mediante lo sviluppo di un sistema avanzato di monitoraggio del radon indoor.

Ma conosciamo meglio Life-Respire. Tra gli obiettivi vi è l’applicazione in quattro aree (tre in Italia e una in Belgio), caratterizzate da differente potenziale geogenico di radon, di una strumentazione economica ed ecocompatibile per la misurazione e la bonifica in tempo reale dei livelli di radon in alcuni edifici selezionati. Obiettivo: raggiungere la ‘soglia’ dei 100 Bq/m3 (cioè i Becquerel con cui è misurato il radon al metro cubo, ovvero il numero di trasformazioni di un nucleo atomico al secondo che si verifica in un metro cubo di aria), come indicato dal Consiglio europeo con la Direttiva 2013/59/EURATOM relativa alle norme fondamentali di sicurezza per la protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti. Lo scopo del progetto sarà la costruzione di un sistema di risanamento della qualità dell’aria indoor, un ibrido intelligente, adattabile e versatile, composto da sensori, un sistema intelligente di aspirazione e monitoraggio dell’aria (SNAP) e da un sistema di ventilazione aggiuntivo esterno (eolico e/o elettrico) basato sul metodo di pressione positiva.

Un altro elemento rilevante del progetto è legato alla costruzione di un geodatabase su piattaforma WebGIS che permetterà di immagazzinare in tempo reale i dati delle misurazioni in continuo di radon, unitamente ad altri dati geologici, geochimici e alle caratteristiche costruttive delle abitazioni monitorate. Tutte queste informazioni potrebbero confluire ed essere integrati nell’ambito dello European Atlas of Natural Radiation (promosso dal Joint Research Center della Comunità Europea).

Life-Respire è anche occasione per mettere a punto la redazione di linee guida per il rischio radon e anche per costruire mappe della distribuzione delle concentrazioni (indoor e nel suolo) del gas, web-mapping disponibili online, utili alle autorità locali per la valutazione e la gestione del rischio sanitario e la pianificazione territoriale. A tal proposito, all’iniziativa prendono parte anche alcuni comuni del Lazio, Caprarola, Celleno, Ciampino, i cui amministratori, con le conoscenze che saranno acquisite, potranno intervenire con interventi mirati alla pianificazione dell’uso del suolo per la salvaguardia della salute della gente.

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