10lab: lo spazio interattivo per la scienza e l’innovazione
Situato all’interno del Parco Tecnologico della Sardegna (Pula), il 10lab di Sardegna Ricerche offre una serie di attività innovative per avvicinare le persone al mondo della tecnologia.
APPROFONDIMENTO – Che cosa vi viene in mente quando pensate a un laboratorio? Molto probabilmente, non uno strumento musicale realizzato con materiale da imballaggio, né un paracadute per uova o un robottino che scribacchia su un foglio di carta. Eppure, al 10lab di Pula (Cagliari) c’è tutto questo e molto altro. Promosso da Sardegna Ricerche e gestito nell’ultimo anno da SISSA Medialab, il 10lab è un laboratorio interattivo dedicato alla promozione della cultura scientifica e dell’innovazione tecnologica. Al suo interno, i visitatori possono venire a contatto con le più moderne invenzioni prodotte nella Regione ancora allo stato di prototipo, oppure possono rimboccarsi le maniche e mettersi in gioco in qualità di inventori attraverso attività laboratoriali adatte a pubblici di ogni età.
Il 10lab, aperto con alcune offerte sperimentali tre anni fa, è diventato completamente operativo nel dicembre 2016 all’interno dell’edificio numero 10 del Parco Tecnologico della Sardegna. In questi primi mesi di vita ha ospitato 4500 studenti di scuole di ogni ordine e grado e ha toccato, anche attraverso eventi esterni, altrettante persone. Il suo obiettivo è ambizioso: avvicinare i visitatori alla tecnologia, coinvolgerli nel mondo della ricerca scientifica, stimolare la loro creatività e la capacità di problem solving. All’interno dei suoi 400 metri quadrati, il 10lab contiene, oltre a due laboratori didattici e un’aula multifunzionale, uno spazio destinato a ospitare delle mostre temporanee (al momento si tratta di Effetti Collaterali, un viaggio tra le scoperte e le invenzioni che sono state dettate dal caso, realizzato dagli studenti del Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste), il Living Lab e l’Atelier.
Il Living Lab è uno spazio destinato all’incontro tra il pubblico e il mondo dell’innovazione tecnologica, ed è il frutto di una visione “partecipata” della scienza, dove il pubblico non è uno spettatore passivo, ma un attore direttamente coinvolto nel processo creativo. In pratica, i visitatori sono incoraggiati a esplorare, valutare e perfezionare i prototipi realizzati da aziende e centri di ricerca. Grazie al confronto con altri visitatori e, quando possibile, con gli autori della ricerca, si tenta quindi di arrivare a trovare una soluzione condivisa, in un processo di co-produzione dell’innovazione.
L’altro spazio rivoluzionario del 10lab è l’Atelier, dove si organizzano attività di tinkering. Il termine tinkering è intraducibile in italiano, e potrebbe essere definito come “tentare di migliorare qualcosa in maniera caotica, pasticciando”. Si tratta di una metodologia creativa per esplorare la scienza e la tecnologia, praticata originariamente presso il Tinkering Studio dell’Exploratorium di San Francisco. I partecipanti sono divisi in piccoli gruppi ed è assegnata loro una consegna (per esempio, costruire un oggetto volante); a loro disposizione una grande quantità di materiali “poveri” e apparentemente sconnessi: penne, piume, tappi, pile, scotch, perline, fogli, bottiglie di plastica… I risultati sono spesso sorprendenti: si gioca e ci si diverte, ma al contempo si mettono in atto raffinate tecniche di risoluzione dei problemi, si stimola la creatività, si pratica gioco di squadra e si imparano nozioni scientifiche senza nemmeno accorgersene. Un’altra attività affine al tinkering che viene proposta all’interno dell’Atelier è quella delle egg races (letteralmente, “gare delle uova”): i partecipanti devono ricorrere a tutta la propria inventiva per vincere sfide bizzarre, come costruire la torre di cannucce più alta o il ponte di spaghetti più solido.
Durante la settimana il 10lab accoglie scolaresche in visita, e il venerdì pomeriggio apre le sue porte alle famiglie e ai visitatori desiderosi di fare un’esperienza fuori dal comune. Inoltre, nel weekend vengono spesso organizzate attività speciali, anche al di fuori del Parco Tecnologico, come la costruzione di un enorme domino meccanico sulla passeggiata del porto di Cagliari o un concerto di strumenti musicali realizzati con materiali di recupero. Insomma, non mancano certo le occasioni per mettersi alla prova e per “vivere l’innovazione”.
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