Il raggi(r)o della morte, ultima versione
Un'associazione friulana di astrofili e meteorologi dilettanti ha anticipato il primo aprile per promuovere la patafisica e una vecchia truffa
IL PARCO DELLE BUFALE – Avvisata troppo tardi, la custode non ha potuto assistere, venerdì 16 marzo alle 18, nell’Auditorium Comunale “G. De Cesare” di Remanzacco, alla conferenza organizzata dall’Associazione friulana di astronomia e meteorologia, “La fisica di Ettore Majorana di fronte alla sfida climatica“.
Per caso qualche lettore era presente? Se sì, potrebbe confermare che i due relatori annunciati nel programma, la danzatrice Roberta Rio e l’ing. Francesco Alessandrini, hanno parlato dell’invenzione nota dal 1984 alla cronaca giudiziaria come “il raggi(r)o della morte“?
L’informatore un po’ tardivo della custode precisava:
Frettolosa ricerca su internet e scopro libri prodotti dal duo di relatori che vaneggiano su una macchina, realizzata da R[olando] Pelizza, in grado di trasmutare i metalli senza “violentare l’atomo per estrargli in modo estremamente forzato la grande energia che gli è stata racchiusa dentro”.
I lettori che si sono persi la conferenza non si stupiscano. La “dott.ssa” Rio è specializzata in flamenco e l’ing. Alessandrini
in bioarchitettura, geobiologia, radiestesia, radionica e sciamanesimo […] Queste conoscenze hanno subito un’inaspettata ed esponenziale crescita quando, circa tre anni fa, ha potuto entrare in contatto con dei Maestri di Luce di alto livello.
La danzatrice e l’ingegnere avevano condiviso le rispettive conoscenze durante un convegno di fantascienza in California. Una scelta appropriata. A loro avviso infatti, Rolando Pelizza trasmutava “in oro un cubo di gommapiuma” proprio mentre chiedeva ai seguaci di donargli “il 70% dei propri introiti” vita natural durante, per consentirgli di costruire il suo generatore di anti-materia.
Inoltre:
Con la macchina è possibile trasferire persone e oggetti in altre dimensioni, nel tempo e nello spazio, e eventualmente ritornare al punto di partenza originale. Ciò significa, ad esempio, far scomparire qualcosa dal mondo fisico e portarlo in una dimensione invisibile. Ma significa anche ringiovanire un corpo di dieci, venticinque, trenta o settant’anni, mantenendo intatti l’intero pacchetto di conoscenze e ricordi…
ma non sembra aver alcun effetto sul signor Pelizza.
Complimenti all’AFAM. Grazie a Giovanni Sostero, fino a pochi anni fa l’osservatorio di Remanzacco era famoso in tutto il mondo soltanto perché riusciva a identificare per primo comete e asteroidi.
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