ricerca

Gli uomini dichiarano più esperienze sessuali delle donne

Uno studio rivela il perché di questa differenza.

 

RICERCA – In una popolazione chiusa e in un periodo limitato di tempo, il numero medio di partner eterosessuali dovrebbe essere lo stesso sia per gli uomini sia per le donne. Eppure gli uomini, in genere, tendono a dichiarare un numero superiore di esperienze. Secondo uno studio pubblicato su The Journal of Sex Research e condotto dai ricercatori dell’Università di Glasgow, questa differenza può essere attribuita alla tendenza che hanno gli uomini a stimare, piuttosto che a contare con precisione, il numero di partner. L’analisi ha coinvolto le risposte che più di 15.000 uomini e donne di età compresa tra i 16 e i 74 anni avevano fornito nel corso del National Survey of Sexual Attitudes and Lifestyles (Natsal-3), realizzato nel Regno Unito tra il 2010 e il 2012. Anche in questo caso, gli uomini hanno dichiarato di aver avuto nel corso della loro vita un numero maggiore di partner rispetto alle donne (14 e 7, rispettivamente). L’obiettivo della ricerca era capire meglio il perché di questa differenza.

Gli individui che hanno affermato di aver avuto un numero molto grande di partner hanno alterato i risultati dell’indagine, e questo è stato osservato più spesso per gli uomini rispetto alle donne (110 contro 50). Escludendo questi casi estremi, il numero medio di partner è risultato inferiore, con una diminuzione del gender gap (che è passato da 7 a 5,5). Quando i ricercatori hanno considerato anche la “strategia” di conteggio utilizzata, la differenza tra i due sessi è diminuita ancora. Ad esempio, tra coloro che avevano riferito di aver avuto un numero di partner compreso tra 5 e 9, il 24% degli uomini e il 15% delle donne aveva indicato questo numero in base ad una stima orientativa. Dal sondaggio, anche l’atteggiamento nei confronti del sesso è risultato diverso. Le donne si sono dimostrate, in media, più conservative rispetto agli uomini: in un minor numero di casi, hanno dichiarato di considerare le esperienze di una notte come “per nulla sbagliate” (9% delle donne, contro il 18% degli uomini). In un maggior numero di casi, al contrario, le donne hanno affermato di ritenere “una persona sposata che ha relazioni con una persona diversa dal suo partner” come “sempre in difetto” (65% delle donne, contro il 57% degli uomini). Adattando i risultati dello studio in base a questi diversi atteggiamenti, il gap tra uomini e donne si è ridotto a 2,63.

Tutti i fattori descritti finora, nel complesso, hanno quindi permesso di ridurre la differenza tra i generi di due terzi, rispetto al valore stimato inizialmente. Per giustificare questo scarto, i ricercatori hanno indagato anche altre possibili spiegazioni. Escludere i casi di sesso a pagamento, ad esempio, non ha avuto un grande effetto. Quando sono stati considerati i partner sessuali non residenti nel Regno Unito, invece, è stato osservato un effetto sul lungo periodo (più uomini britannici avrebbero avuto rapporti con donne non britanniche, rispetto al contrario) e questo fattore potrebbe incidere sui risultati finali. Indagini come quelle condotte dai ricercatori dell’Università di Glasgow – spiega Kirstin Mitchell, a capo dello studio – servono per ottenere una corretta stima del numero di partner sessuali e valutare il rischio individuale di contrarre malattie trasmissibili sessualmente.

Segui Francesca Camilli e Giulia Rocco su Twitter

Leggi anche: La rete neurale dei legami di coppia

Pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Condividi su
Francesca Camilli
Comunicatrice della scienza e giornalista pubblicista. Ho una laurea in biotecnologie mediche e un master in giornalismo scientifico.