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Che cosa sono le fobie?

Sempre più spesso usiamo parole importate dalla psicologia, ma qual è esattamente il loro significato? Scopriamolo con Bates Corner, il glossario minimo di psicologia

Con il ghigno inquietante e la risata malefica, la riproduzione televisiva del pagliaccio assassino descritto nel romanzo It di Stephen King ha probabilmente disturbato molte infanzie. Grazie al suo personaggio principale, la miniserie degli anni Novanta fa leva su una fobia specifica nota, tipica soprattutto dell’infanzia: la coulrofobia, cioè la paura dei clown e delle maschere. In equilibrio tra il terrore e l’eccitazione, la cultura dei film horror sottopone spesso lo spettatore alle fobie più eclatanti. Insetti, ragni, uccelli, sangue o eventi meteorologici catastrofici, sono i tipici oggetti di paure marcate e patologiche.

Per attivare quella forte sensazione di ansia e terrore non è necessario che l’oggetto della paura sia presente, basta solo il pensiero di poterlo o doverlo affrontare. Ma come nascono le fobie? L’età di esordio è variabile, ma nella maggior parte dei casi la fascia di età più sensibile è quella dell’infanzia. Gli avvertimenti ripetuti dei genitori rispetto al pericolo di una determinata situazione, vedere altre persone impaurite, assistere a eventi traumatici oppure esperire un attacco di panico inaspettato in una situazione sgradevole, sono tutti elementi che possono scatenare l’insorgenza di una fobia specifica, che può persistere fino all’età adulta.

Legate fortemente alle strutture sociali e culturali, le fobie possono cambiare nel tempo e alle già note se ne possono aggiungere nuove. Nell’ultima edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5), per esempio, vengono presentate due nuove fobie: l’emetofobia, cioè la fobia specifica di vomitare, e la nomofobia, ovvero la fobia di non avere il cellulare con sé. Di grande attualità, la nomofobia (il nome deriva dall’abbreviazione di “no mobile”) colpisce un certo profilo di giovani adulti che manifestano stati d’ansia e sintomi simili a quelli dell’attacco di panico quando dimenticano il cellulare, rimangono senza batteria o senza credito.

Per sapere di più su questo tema, guarda questo video che fa parte della serie dal titolo Bates Corner, Glossario minimo di psicologia, in onore di Norman Bates, il protagonista della serie di romanzi Psycho di Robert Bloch, che molti conoscono per l’adattamento cinematografico Psyco di Alfred Hitchcock (1960).


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Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

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Giulia Rocco
Pensa e produce oggetti multimediali per il giornalismo e l’editoria. L’hanno definita “sperimentatrice seriale”.