LIBRI

Giganti per davvero

Un libro di Agnese Sonato e Telmo Pievani, illustrato da Alice Coppini, ci racconta perché nei luoghi isolati alcuni animali sono diventati piccolissimi oppure giganti!

Tre piani si intrecciano a formare quest’albo illustrato e a parlare di gigantismo nel mondo animale e di evoluzione: la narrazione di un viaggio a cinque tappe e un tuffo indietro nel tempo alla scoperta dei giganti che esistono o sono esistiti per davvero; gli inserti divulgativi e gli identikit degli esemplari osservati a cura di Telmo Pievani, filosofo ed evoluzionista, professore di Filosofia delle scienze biologiche presso l’Università degli Studi di Padova, e Agnese Sonato, fondatrice della rivista di scienze per ragazzi e ragazze PLAnck! e presidente dell’associazione di divulgazione scientifica Accatagliato; le illustrazioni di Alice Coppini.

In questo libro edito da Editoriale Scienza partiamo all’avventura in compagnia di Gully e Lilly, i cui nomi fanno riferimento al mondo della letteratura de I viaggi di Gulliver e le isole di Lilliput. Ma se i Lillipuziani sono frutto dell’immaginazione di Jonathan Swift, i giganti e i nani che si possono incontrare per davvero nella natura e in queste pagine sono frutto dell’evoluzione. 

L’esplorazione inizia sull’Isola di Komodo. Le isole sono laboratori a cielo aperto dell’evoluzione, infatti anche le altre destinazioni di questo viaggio sono isole o comunque luoghi isolati: Madagascar, Australia, Sud America e Bussolengo (scopriamo più tardi perché).

Nelle isole gli animali possono diventare molto più grandi o molto più piccoli, ma perché?

Perché sono luoghi isolati e le risorse per la sopravvivenza sono limitate. “Quello che c’è deve bastare alle specie che popolano l’isola e se qualche specie non può farselo bastare allora si estinguerà”.
Per questo chi è nato piccolo – e ha bisogno di meno risorse per vivere – si è trovato a essere più fortunato di altri ed è sopravvissuto più a lungo sull’isola. A volte invece conviene essere giganti per spaventare predatori e nemici e sopravvivere.

Gli animali giganti, però, non hanno sempre avuto vita facile: con l’arrivo dell’uomo, che in alcuni casi ha portato con sé nuovi predatori, si sono trovati in difficoltà e molte specie si sono estinte. È il caso, ad esempio, della maestosa tigre dai denti a sciabola, scomparsa circa 10.000 anni fa perché le abbiamo mangiato tutte le prede! Sulla Terra, fortunatamente, ci sono ancora animali giganti da cui farsi stupire, come il drago di Komodo, una lucertola lunga circa 3 metri, capace di fiutare una preda fino a 5 km di distanza, e come la testuggine delle Seychelles, che può raggiungere 1,20 metri di lunghezza e vivere anche più di 150 anni; la falena cometa si fa ammirare con le sue code “svolazzanti”, che possono essere lunghe anche più di 20 cm, mentre l’anaconda verde non teme rivali: lunga fino a 10 metri, può raggiungere i 200 kg ed  è il serpente più grande del mondo.

Piccoli e grandi esploratori ed esploratrici saranno stupiti di arrivare all’ultima destinazione di questo viaggio: Bussolengo, in provincia di Verona. 

Ma che giganti ci possono essere in Veneto? 

Siamo al Parco Natura Viva, nella Casa dei Giganti precisamente, dove possiamo contemplare queste magnifiche creature. Qui possiamo trovare un centro di tutela delle specie minacciate, attivo nella conservazione della biodiversità e impegnato su tre fronti: la conservazione della vita animale, vegetale e del suo ambiente naturale; la ricerca in biologia, benessere animale, ecologia del comportamento; l’educazione delle nuove generazioni alla scoperta e al rispetto dell’ambiente. 

Siamo pronti a partire e a lasciarci meravigliare dalla varietà della natura!


Leggi anche: “Sulle tracce del DNA”: intervista a Claudia Flandoli

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Veronica Ruberti
Laurea in Scienze Cognitive e master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. Adora gli albi illustrati, la radio e la loro evoluzione digitale. Lavora in Fondazione per la Scuola, si occupa di comunicazione e formazione docenti per una scuola innovativa, creativa e inclusiva. Ha raccontato curiosità scientifiche ai microfoni di Radio Capodistria nella rubrica Spicchio di Scienza, scrive di divulgazione scientifica per l’infanzia.