LIBRI

Vivono tra noi. Ritratti straordinari di insetti ordinari

Nel libro di Daniel Kariko specie note e meno note come non le abbiamo mai viste. Per guardare agli insetti con occhi nuovi.

Il punto di partenza, ma anche filo conduttore, è uno: siamo noi a invadere il loro ambiente, non viceversa. È con questo approccio che si inizia a sfogliare Vivono tra noi. Ritratti straordinari di insetti ordinari, libro fotografico di Daniel Kariko tradotto in italiano da Emiliano R. Veronesi (Il Saggiatore 2020, 176 pagine, 23 €). Kariko è docente di Fine Arts Photography alla School of Arts and Design at East Carolina University e racconta gli insetti come – letteralmente – non li abbiamo mai visti.

Sapevate che le zecche tormentavano anche i dinosauri, che la blatta ha 300 recettori del gusto (noi solo cinque), che i porcellini di terra hanno le branchie e i pesciolini d’argento, spesso ospiti dei nostri bagni, fanno danze elaborate durante i rituali di accoppiamento? O ancora, conoscete lo scarabeo americano delle carogne che, come dice il nome, è capace di fiutare i cadaveri a notevoli distanze e vi arriva non da solo, bensì accompagnato da “un esercito di acari”? A fianco delle specie meno note troviamo poi quelle che facilmente quasi tutti abbiamo incontrato almeno una volta, come i maggiolini che aspettano le ore serali per avventurarsi nei cortili a nutrirsi delle piante.

Ritratti ravvicinati

Tra le pagine di Vivono tra noi prendono vita, con ritratti incredibili e ravvicinatissimi, gli insetti di tutto il mondo, ed è difficile non umanizzarli. C’è lo scarabeo maculato del cetriolo, che ha batteri intestinali in grado di far avvizzire le piante e ricorda, nell’immagine, un nobiluomo che guarda una piece teatrale a braccia conserte). O la coccinella arlecchino, il cui primo piano di profilo ricorda un ragazzino che guarda in alto affascinato dai fuochi d’artificio, con pelose zampe gialle e una livrea coordinata. E ancora la lucciola orientale, dal cui ritratto rilassato non emerge che questo insetto vive nel rischio costante di avvicinare un potenziale partner e scoprire che si tratta – inganno! – di un’altra specie molto molto simile, ma predatrice.

C’è lo scarabeo del fagiolo messicano, che non ha altro interesse che il fagiolo: mangia, vive, si accoppia e muore su di esso. E il sigaraio, versione entomologica di un formichiere, con una bocca a punta usata per forare semi, bucare vegetazione e creare una “culla” per deporre un singolo uovo, su un chicco di grano o noce. Il grillo cammello, che invece di saltar via spaventato – come un po’ ci aspettiamo da molti insetti che finiscano per trovarsi sulla “nostra” strada – ti salta addosso per spaventarti. Per non parlare di quell’incredibile macchina da scavi che è il grillotalpa, con zampe modificate a forma di pala per scavare cunicoli: i maschi, nella stagione degli amori, scavano una complessa struttura che amplifica il loro canto facendo tremare il terreno.

Tra le foto che più ho apprezzato ci sono i ritratti di splendide falene, che viste da vicino sembrano uscite da una saga fantasy, e ancora quello della vespa del cuculo, dotata di milioni micro-prismi che rifrangono e riflettono la luce rendendola più simile a un gioiello che a un animale. Il suo nome, è intuibile, lo si deve a una strategia riproduttiva molto simile a quella del noto uccello parassita: depone le uova nei nidi di altre vespe e, se viene sorpresa durante l’atto, si arrotola diventando impenetrabile a morsi e punture.

Ma ogni lettore troverà in questo libro il primo piano, inaspettato e affascinante, di un insetto che non guarderà più con gli stessi occhi (o che deciderà di voler guardare da vicino anche dal vivo).


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Eleonora Degano

Eleonora Degano

Editor, traduttrice e giornalista freelance
Biologa ambientale, dal 2013 lavoro nella comunicazione della scienza. Oggi mi occupo soprattutto di salute mentale e animali; faccio parte della redazione di OggiScienza e traduco soprattutto per National Geographic e l'agenzia Loveurope and Partners di Londra. Ho conseguito il master in Giornalismo scientifico alla SISSA, Trieste, e il master in Disturbi dello spettro autistico dell'Università Niccolò Cusano. Nel 2017 è uscito per Mondadori il mio libro "Animali. Abilità uniche e condivise tra le specie".