IPAZIA

Hilda Geiringer, una vita per la matematica

HIlda Geiringer è stata la prima donna in Germania a ottenere una cattedra in matematica applicata. Pur essendo dotata di un talento straordinario, in quanto donna ed ebrea ha dovuto spesso fare i conti con “no” frutto di pregiudizi e discriminazione.

In una lettera inviata nel 1943 a Hermann Weyl, illustre professore dell’Institute for Advanced Study di Princeton, la matematica austriaca Hilda Geiringer scrisse quanto segue: “Sono certamente consapevole del fatto che è difficile per una donna, oltretutto rifugiata, ottenere un impiego. Tuttavia non ho perso completamente le speranze. Non è necessario specificare che io sarei felice di ottenere una posizione da ricercatrice tanto quanto una da insegnante. […] Spero che le prossime generazioni di donne possano vivere in condizioni migliori della mia. […] Nel frattempo, non si può che andare avanti al meglio delle proprie possibilità”.

Pioniera della matematica applicata, HIlda Geiringer è stata la prima donna a ricevere un incarico in questa disciplina all’Università di Berlino. Nonostante il suo talento straordinario e le importanti pubblicazioni, dopo essere emigrata negli Stati Uniti in cerca di condizioni di vita migliori, Geiringer riuscì a trovare lavoro solo in college femminili. 

La sua vita incarna perfettamente la condizione delle donne nel mondo accademico all’inizio XX secolo, costrette a rinunce e frustrazioni in una realtà dominata dagli uomini. 

Da Vienna a Berlino

Seconda di quattro figli, Hilda Geiringer nasce a Vienna nel 1893. Studentessa brillante, durante gli anni del liceo mostra di avere una memoria prodigiosa e spiccate doti matematiche. Si iscrive all’Università di Vienna, dove ha la possibilità di seguire i corsi di alcuni tra i più importanti matematici del tempo, tra cui Ernst Mach e Wilhelm Wirtinger. Nel 1917 consegue il dottorato di ricerca con una tesi sulla serie di Fourier in due variabili. 

Nel 1921, dopo aver lavorato per due anni come redattrice della rivista di matematica Jahrbuch über die Fortschritte der Mathematik, Geiringer ottiene un incarico come assistente di Richard von Mises, direttore dell’Istituto di Matematica Applicata di Berlino. Sempre nel 1921, Geiringer sposa il matematico Felix Pollaczek, da cui si separa nel 1925. Madre di una bambina, alleverà la figlia da sola, cosa decisamente inusuale a quel tempo. 

Nel 1927, all’età di 34 anni, ottiene un incarico come docente in matematica applicata presso l’Università di Berlino. È la prima donna in Germania a ricoprire un ruolo del genere in questa disciplina. Specializzata in matematica pura, Geiringer si occupa per la prima volta di statistica, teoria della probabilità e studio della plasticità. Non solo non ha alcuna difficoltà, ma mostra di avere un particolare talento anche in questo campo. In questo periodo elabora una serie di equazioni, oggi note come equazioni di Geiringer, per determinare in modo preciso la deformazione plastica nei metalli.

Nel 1933, poco dopo avere ricevuto una proposta di promozione a professoressa associata, grado raggiunto da pochissime donne in Germania, viene licenziata perché ebrea. Hitler, da poco salito al potere, ha stabilito che nessun ebreo può più ricoprire incarichi pubblici.

L’esperienza in Turchia 

Geiringer decide quindi di trasferirsi in Belgio. Dopo aver trascorso un anno come ricercatrice associata presso l’Istituto di Meccanica di Bruxelles, segue von Mises in Turchia. In quel periodo, il presidente turco Mustafa Kemal Atatürk sta istituendo riforme volte a modernizzare il Paese; tra le varie iniziative, promuove l’assunzione di circa 200 studiosi ebrei in fuga dalla Germania nazista. Von Mises viene nominato direttore del dipartimento di matematica dell’Università di Istanbul, mentre Geiringer ottiene un incarico quinquennale come professoressa presso la stessa università.

La donna inizialmente tiene le sue lezioni in francese, poi direttamente in turco. In questo periodo si interessa ai possibili utilizzi in ambito genetico della teoria della probabilità. Le sue ricerche, innovative e pionieristiche, sono alla base di discipline come la genetica molecolare, la bioinformatica e l’ingegneria biomedica. 

Dopo la morte di Atatürk, nel 1938, la protezione nei confronti dei rifugiati ebrei viene meno e il contratto di Hilda Geiringer non viene rinnovato. Non sentendosi più al sicuro, Geiringer e von Mises lasciano la Turchia.

Negli Stati Uniti

Dopo un breve periodo a Londra, von Mises riesce a ottenere un incarico ad Harvard e quindi un visto per trasferirsi negli Stati Uniti, mentre per Geiringer la situazione si complica. Nel 1939, poco dopo l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, lei e la figlia rischiano seriamente di essere deportate in un campo di concentramento nazista. Solo grazie all’interessamento di von Mises, la matematica riesce a ottenere una posizione come docente al Bryn Mawr College, istituto femminile in Pennsylvania. L’incarico non è retribuito, ma quel che conta è essere in salvo. 

Legati sentimentalmente da anni, nel 1943 von Mises e Geiringer si sposano. Due anni dopo la donna ottiene la cittadinanza americana e si converte all’unitarianismo, movimento religioso parte del cristianesimo protestante. 

Geiringer invia decine di domande per ottenere un posto da professoressa universitaria, ma riceve solo rifiuti. Gli unici istituti ad assumere donne sono i college femminili. Negli Stati Uniti non riuscirà mai a ottenere una posizione dello stesso livello di quelle che aveva in Germania e in Turchia.

“Sono sicuro che il nostro presidente non approverebbe una donna. Abbiamo alcune donne nel nostro staff, per cui non si tratta di un pregiudizio nei loro confronti, ma forse in parte lo è, per la ragione che – quando abbiamo la possibilità di avere con noi degli uomini – preferiamo non assumere donne.” È il testo di una delle numerose lettere di rifiuto ricevute dalla matematica in quegli anni.

Dopo cinque anni al Bryn Mawr College, Geiringer ottiene un incarico presso il Wheaton College, in Massachusetts. Qui insegna, ma non è pagata per fare ricerca.

“Il bisogno più profondo della mia vita”

Dopo la morte di von Mises, nel 1953, la donna decide di prendere in mano e completare i lavori di statistica e teoria della probabilità del marito. Pur non rinunciando alla cattedra a Wheaton,  grazie a una borsa di studio dell’Office of Naval Research riesce ad avviare una collaborazione con Harvard. Dopo molti anni ha la possibilità di tornare a fare ciò che ama di più. “Devo fare scienza”, scrive in una lettera al presidente del Wheaton College, “forse è il bisogno più profondo della mia vita”.

Dopo aver ricevuto alcuni riconoscimenti tardivi – la nomina a professoressa emerita da parte dell’Università di Berlino e l’ammissione all’American Academy of Arts and Sciences – nel 1959 Hilda Geiringer si ritira formalmente dal Wheaton College. Resta negli Stati Uniti sino alla morte, avvenuta nel 1973.


Leggi anche: Come il cervello percepisce le componenti del linguaggio

Articolo pubblicato con licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.   

Immagine: Wheaton College, IL

Condividi su
Simone Petralia
Giornalista freelance. Amo attraversare generi, discipline e ambiti del pensiero – dalla scienza alla fantascienza, dalla paleontologia ai gender studies, dalla cartografia all’ermeneutica – alla ricerca di punti di contatto e contaminazioni. Ho scritto e scrivo per Vice Italia, Scienza in Rete, Micron e altre testate. Per OggiScienza curo Ipazia, rubrica in cui affronto il tema dell'uguaglianza di genere in ambito scientifico attraverso le storie di scienziate del passato e del presente.