Di ritorno al nucleare, in Italia, non si parlerà per un bel po'. Eppure, c'è chi pensa - con un occhio anche a quanto accade all'estero - che questa opzione non sia del tutto da dimenticare, almeno in una prospettiva a lungo termine. Dopo le parole di Vincenzo Balzani, antinuclearista, sentiamo quelle di un "possibilista": Marco Ricotti, professore di impianti nucleare del Politecnico di Milano.
L'Italia ha detto no al nucleare per ben due volte. Con il referendum del 1987 (l'anno dopo il disastro di Chernobyl) e con quello del 2011 (qualche mese dopo Fukushima).
Il dibattito sul nucleare va e viene a seconda dei periodi, delle elezioni politiche, delle crisi energetiche e ritorna d’attualità purtroppo con i disastri atomici come quello di Fukushima. Ma il nucleare va avanti? o è un sistema da smantellare? In ogni caso l’impressione è che da dismettere non ci siano solo le centrali ma un sistema di filiera troppo importante in termini di PIL. Ne abbiamo parlato con Sergio Zabot, ingegnere esperto di energetica e autore del libro Illusione Nucleare.
16 luglio 1945, ore 5:30, Alamogordo. Una luce accecante illumina il deserto di Jornada del Muerto nel New Messico: è il Trinity Test, la prima esplosione nucleare della storia.