ATTUALITÀ

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

COSTUME E SOCIETÀCULTURA

Una collana di conchiglie di 44mila anni

CULTURA - La cultura moderna è emersa in Africa meridionale almeno 44mila anni fa, cioè più di 20mila anni prima di quanto si sia pensato fino a oggi. Lo suggerisce un lavoro condotto da un gruppo internazionale di ricercatori, guidati dal paleoantropologo italiano Francesco d'Errico, ricercatore al Cnrs (il Cnr francese) di Bordeaux e all'università di Bergen in Norvegia.
CRONACA

Alla conquista di Marte: the story so far

CRONACA - Stamattina alle 6 e 32 (italiane) il rover Curiosity, l'ultima fatica della NASA in fatto di conquista del suolo marziano, è atterrata felicemente sulla superficie del Pianeta Rosso. Ha già mandato le prime immagini e si appresta a iniziare la sua missione di esplorazione. Tutt'altro che sola, visto che dagli anni '70 in poi l'essere umano (anzi praticamente solo la NASA) ha fatto atterrare diversi ordigni sul Pianeta Rosso. Facciamo dunque il punto dei più importanti successi e insuccessi da allora. 1960 (novembre): primo tentativo sovietico, lo Sputnik 22 viene lanciato per una missione di flyby. Doveva avvicinarsi al pianeta e rimandare le prime immagini ravvicinate ma ebbe vita breve e si disintegro già negli strati bassi dell'atmosfera terrestre INSUCCESSO 1971 (novembre): di nuovo i russi. Questa volta si avvicinano di più, ma Marte 2 si schianta sulla superficie del Pianeta Rosso. INSUCCESSO
POLITICASALUTE

L’AIDS prima e dopo il vertice

SALUTE - La XIX conferenza mondiale sull'AIDS si teneva la settimana scorsa negli Stati Uniti per la prima volta dal divieto, nel 1987, di ingresso nel paese agli stranieri sieropositivi, abrogato nel 2010. Apriva sotto il segno di un "cauto ottimismo". Giustificato? Sì, ma...
AMBIENTECRONACAINFOGRAFICHE

Acqua potabile, ma con qualche eccezione

AMBIENTE - Quasi un milione di italiani ricevono un'acqua potabile non sicura e di scarsa qualità. Dai rubinetti delle loro case esce un'acqua con tracce di arsenico, boro e fluoruri oltre i limiti stabiliti dalla legge. La denuncia arriva dal dossier di Legambiente e Cittadinanzattiva "Acque in deroga" che traccia la mappa delle località fuorilegge, ricostruendo la questione delle deroghe dal 2003 a oggi. Attualmente i comuni interessati da deroghe sono 112, concentrati in tre regioni (Lazio, Toscana e Campania). Fino a qualche anno erano molte di più: tra il 2003 e il 2009, infatti, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto hanno richiesto le deroghe, triennali e rinnovabili due volte, concesse dal ministero della Salute e, nel secondo rinnovo, dalla Commissione europea. Le deroghe ancora in vigore sono molto vicine alla scadenza: entro la fine del 2012 i comuni dovranno mettersi in regola. Gli interventi e i fondi necessari per ripristinare la qualità delle acque sono stati pianificati, ma in alcune realtà territoriali i lavori procedono a rilento. Del resto, come denuncia Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente "lo strumento della deroga, inizialmente previsto solo come misura transitoria per dare tempo alle autorità competenti di realizzare gli interventi necessari si è trasformato in un espediente per prendere tempo e alzare i limiti di legge rispetto ad alcune sostanze fuori parametro''. Una cattiva abitudine che si è arrestata grazie alla Commissione europea, che nel 2010 ha bocciato la concessione del terzo triennio in deroga.
CRONACA

Un ruolo per le aree visive nei disturbi da panico

CRONACA - I disturbi da panico, come l'agorafobia, sono fobie complesse dove è difficile individuare una causa scatenante e ancor di più un preciso processo biologico scatenante. Nonostante ciò, di recente gli scienziati hanno ipotizzato un ruolo delle aree cerebrali visive, e uno studio appena pubblicato su Current Biology supporta questa idea, fornendo ipotesi sulle basi biologiche di questi disturbi. Hsin-Ho Yu dell'Università Monash a Victoria in Australia hanno monitorato la risposta elettrica dell'area prostriata nel cervello di scimmie ustitì, per capirne le funzioni nel dettaglio e hanno scoperto numerose cose. La prostriata è un'area ritenuta molto antica filogeneticamente, molto più semplice dal punto di vista istologico delle aree visive primarie per esempio. Yu e colleghi hanno osservato che i neuroni di questa area hanno campi recettivi grandi ma ben definiti e soprattutto rispondono molto velocemente agli stimoli esterni
COSTUME E SOCIETÀ

Waiting for Curiosity – 5

COSTUME E SOCIETÀ – In esclusiva mondiale, Oggi Scienza continua a pubblicare il diario di Opportunity (Oppy per le sue amiche in redazione). Venerdì 6 agosto non perdetevi il nostro livetweet dell'atterraggio, a partire dalle 6.30 http://twitter.com/oggiscienza Ci rifletto, sull'acciaio delle Torri Gemelle che ho addosso e che la sabbia di Marte porta via. Ci rifletto e non concludo niente.  Da un lato, sarei per mettere un cartello su tutti i pianeti, i satelliti, gli asteroidi: questo posto va lasciato pulito come lo si è trovato.  In una formula più...
CRONACA

Lievito volante

CRONACA - Saccharomyces cerevisiae è il lievito responsabile del processo di fermentazione del vino, della birra e del pane. Ed è anche uno degli organismi più studiati dalla scienza. Eppure della sua origine e di come vive e prolifera in natura si sa poco. Secondo una ricerca tutta italiana, un ruolo fondamentale nel ciclo vitale del lievito ce l'hanno le vespe. Irene Stefanini e Leonardo Dapporto dell'Università di Firenze hanno catturato esemplari di specie molto comuni di vespa e di ape in autunno, primavera ed estate (in inverno le vespe vanno in letargo), in siti sparsi nelle campagne di tutta Italia. Solo nello stomaco delle vespe (e non in quello delle api) hanno trovato ben 17 ceppi del lievito, molto diversi fra loro: alcuni erano simili a quelli che usiamo per far lievitare il pane, altri a quelli per la fermentazione della birra, altri a quelli del vino.
COSTUME E SOCIETÀ

Si salvi chi può (la vera legge del mare)

COSTUME E SOCIETÀ - “Prima le donne e i bambini”: fine di una leggenda marinara. Su una nave che affonda c’è poco spazio per la galanteria, e l’immagine romantica di uomini valorosi che cedono il posto a donne e bambini sulle scialuppe di salvataggio mentre la nave scompare negli abissi marini è buona solo per colossal hollywoodiani. Insomma, quando di mezzo c’è la vita l’unica regola che conta è quella di salvare la propria. E allora, nella sventura di un naufragio, chi ha maggiori possibilità di trovare posto su una scialuppa di salvataggio? La risposta va contro le comuni credenze sul comportamento umano in caso di pericolo. Le maggiori chancedi salvarsi ce l’hanno nell’ordine: l’equipaggio, il capitano, gli uomini, le donne e, per ultimi, i bambini. Ce lo dice uno studio apparso sulla rivista scientifica americana Proceedings of the National Academy of Sciences, in cui Mikael Elinder and Oscar Erixson, della Università di Uppsala, in Svezia hanno ricostruito gli eventi di 18 disastri avvenuti tra il 1852 ed il 2011. Una serie di sciagure che hanno coinvolto più di 15000 persone, tra equipaggio e passeggeri
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