ATTUALITÀ

Cronaca, esteri, politica, economia, cultura, costume e sport. Quando la ricerca esce dai laboratori e incontra la società.

CRONACA

Vi sembrate normali?

CRONACA - Al congresso europeo di neuropsicofarmacologia che si tiene a Parigi, è stato presentato uno studio secondo il quale il 38% della popolazione europea soffre di turbe mentali. Sarebbe una sottovalutazione. Non mi credete? E va bene. Cito dall'articolo di Kerri Smith su Nature: Ogni anno oltre 160 milioni di europei, il 38% della popolazione, soffrono di turbe mentali, secondo un rapporto reso pubblico dallo European Brain Council e dallo European College of Neuropsychopharmacology. Lo European College of Neuropsychopharmacology fa parte dello European Brain Council nel quale è presente “l’industria”. “Turbe” comprende problemi mentali, psichiatrici e neurologici. Fra i più diffusi: ansia, insonnia e depressione che rappresentano il 14%, il 7% e il 6,9% del totale. Il progetto originale era di studiare tutte le turbe cerebrali, divise in due categorie: mentali o psichiatriche come la depressione e la schizofrenia, e malattie neurologiche come l'ictus, la sclerosi multipla o il morbo di Parkinson. Ma non sono stati in gradi di stimarne la prevalenza poiché molti di queste sono concomitanti.
COSTUME E SOCIETÀ

Orgasmo femminile e altri prodotti di scarto

COSTUME E SOCIETÀ - Alla fine il paper pubblicato su Animal Behaviour dice poco più di quanto si sapeva già, ma è un'occasione ghiotta per parlare una volta di più di orgasmo femminile e del dibattito che infuria sulle basi evolutive di questo fenomeno. Andiamo per ordine. Il paper finlandese sostiene di aver trovato dati genetici che non supportano la "byproduct theory" (più o meno la "teoria del prodotto secondario"- pazientate un po' la spiego sotto). In poche parole Brendan Zietsch e Pekka Santtila hanno fatto compilare a migliaia di coppie di gemelli (fraterni o identici) e di fratelli (le coppie potevano essere dello stesso sesso o di sesso opposto), raccogliendo dati - soggettivi, sottolineo - sui loro orgasmi
POLITICA

Telescopio cerca sponsor

POLITICA - Non c'è pace, sembra, per Vst (Vlt Survey Telescope), il grande occhio italiano che dalla cima del Cerro Paranal, in Cile, ha appena iniziato a gettare lo sguardo nell'immensità dei cieli del sud. Era giugno scorso quando, dopo oltre 10 anni di lavori, 15 milioni di euro investiti e disastrosi incidenti di percorso eroicamente superati, lo scalognato telescopio spalancava la sua pupilla da 2,6 metri di diametro. Le prime immagini, riprese con il suo obiettivo esagerato da 268 mega-pixel, sono mozzafiato. Gli astronomi gongolano. Finalmente le aspettative della comunità scientifica e gli sforzi di tante persone dedicatesi alla costruzione del Vst sono ripagati. Si brinda. Passano pochi mesi (io nel frattempo ho lasciato la redazione di Media Inaf, dove seguivo da vicino le vicende dell'astronomia nazionale e non solo), e leggo un articolo che non lascia presagire niente di buono: “L'Italia non ha soldi per interpretare i dati dal nuovo telescopio in Cile”. È su Science online, e riprende in realtà un allarme lanciato da L'Espresso qualche settimana prima. Ma come? Non ha fatto in tempo a entrare in funzione che già Vst potrebbe dire addio alle stelle (della serie, è stato breve ma intenso)? POLITICA - Non c'è pace, sembra, per Vst (Vlt Survey Telescope), il grande occhio italiano che dalla cima del Cerro Paranal, in Cile, ha appena iniziato a gettare lo sguardo nell'immensità dei cieli del sud. Era giugno scorso quando, dopo oltre 10 anni di lavori, 15 milioni di euro investiti e disastrosi incidenti di percorso eroicamente superati, lo scalognato telescopio spalancava la sua pupilla da 2,6 metri di diametro. Le prime immagini, riprese con il suo obiettivo esagerato da 268 mega-pixel, sono mozzafiato. Gli astronomi gongolano. Finalmente le aspettative della comunità scientifica e gli sforzi di tante persone dedicatesi alla costruzione del Vst sono ripagati. Si brinda. Passano pochi mesi (io nel frattempo ho lasciato la redazione di Media Inaf, dove seguivo da vicino le vicende dell'astronomia nazionale e non solo), e leggo un articolo che non lascia presagire niente di buono: “L'Italia non ha soldi per interpretare i dati dal nuovo telescopio in Cile”. È su Science online, e riprende in realtà un allarme lanciato da L'Espresso qualche settimana prima. Ma come? Non ha fatto in tempo a entrare in funzione che già Vst potrebbe già dire addio alle stelle (della serie, è stato breve ma intenso)?
CRONACA

3,2,1… via!

NOTIZIE - Al Cape Canaveral Air Force Station in Florida è tutto pronto per il lancio del Gravity Recovery And Interior Laboratory (GRAIL). Oggi alle 14.30 prenderà il via la missione che per 9 mesi si occuperà di studiare il campo gravitazionale della Luna per ottenere informazioni sulla struttura interna del satellite. Un progetto scientifico ed educativo per gli studenti, grazie a MoonKAM.
CRONACA

Occhi sul sistema solare

NOTIZIE - "Eyes on the Solar System" è la nuova piattaforma web intarattiva lanciata dalla NASA che offre una spettacolare visione del sistema solare dal punto di vista degli satelliti NASA sparsi qui e lì in orbita intorno al Sole. Il nuovo strumento (anche 3D, bastano un paio di occhialetti con le lenti colorate) è l'unico a usare i dati reali e continuamente aggiornati delle missioni NASA, e oltre a dare la visione corrente del Sistema Solare dal satellite, riesce anche a viggiare indietro nel tempoi ricostruendo i passaggi precedenti della missione
COSTUME E SOCIETÀ

Il gel per capelli dell’antico Egitto

COSTUME - Che gli egizi erano dei gran vanitosi si sa. È noto il loro amore per la cura del corpo, in particolare della pelle, e nel mondo antico le loro ricette per oli profumati e nutrienti, pomate curative e di bellezza, erano considerate le migliori; per motivi di estetica, ed anche per questioni igieniche, la ricerca di prodotti nuovi era una delle attività principali di medici e maghi. Donne e uomini trattavano la loro pelle con creme derivate da erbe, fiori e argille provenienti dal delta del Nilo e lavorate con procedimenti che venivano testati più volte e poi tramandati su papiri, alcuni dei quali arrivati fino a noi. La pulizia, considerata anche in maniera spirituale come la purificazione del corpo, era uno degli aspetti centrali della vita egizia, soprattutto per i ricchi e certamente per il faraone, che, come prima attività della giornata, si dedicava ad un rituale chiamato “cerimonia di toeletta”, che prevedeva bagno, trucco e profumazione con l'incenso. Perfino la cura dei capelli era già nota all'epoca: parrucche, lozioni anticaduta e contro i capelli grigi. E poi l'amore per il trucco, specialmente degli occhi, in vita e dopo la morte. Perché in effetti per la civiltà egizia la cura per il corpo e l'igiene erano considerati aspetti che trascendono la pura estetica e sconfinano nella spiritualità e anche dopo la morte la bellezza come ideale puro si realizzava sul corpo del defunto attraverso trucchi, maschere funerarie e attraverso la mummificazione, il cui scopo principale era quello di mantenere l'aspetto del corpo così come era stato in vita. Nel normale processo di decomposizione, infatti, il corpo perderebbe mano a mano la sua identità, modificando l'aspetto fino al decadimento completo e al disfacimento.
CRONACA

Un genoma tutto verde

NOTIZIE - Si chiama 1001 Genomes ed è un progetto che coivolge 11 laboratori di ricerca in diversi paesi. Lo scopo è di creare un catalogo delle variazioni della sequenza del genoma dell'Arabidopsis thaliana, una delle piante più studiate nei laboratori di tutto il mondo. Il progetto è stato avviato nel 2008 e riprende l'idea del più famoso 1000 genomi, partito nello stesso anno con la missione di catalogare le varianti genetiche umane. Dopo quasi 4 anni il gruppo di 1001 Genomes ha sequenziato quasi 471 genomi di diversi e ha pubblicato questa settimana i risultati dell'analisi di 100 sequenze di diversi ceppi provenienti da 8 regioni diverse su due diverse riviste.
CRONACA

Una nuova specie nel piatto

NOTIZIE - I mercati popolari sono fonti preziosi di biodiversità, specie quelli del pesce. William White e colleghi, della Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization di Hobart in Australia, in un mercato di Taiwan hanno trovato una nuova specie di squalo. Lo Squalus formosus (da Formosa, il vecchio nome di Taiwan), si aggiunge alla lista di specie trovate o ritrovate al mercato: una scimmia, una lucertola e un uccello creduto estinto. I tassonomi se ne vanno spesso a fare un giro al mercato per vedere cosa c'è di nuovo e infatti cosi hanno fatto White e colleghi, per "vedere se c'erano differenze notabili nel pescato degli squali rispetto ai decenni precedenti"
CRONACA

La rivoluzione dov’è? Seconda puntata

NOTIZIE - Sarà una specialità locale come la raclette? Al CERN di Ginevra sono stati misurati tassi e tempi dell'aggregazione di nanoparticelle e vapore acqueo a certe temperature e con un'energia equivalente a quella dei raggi cosmici galattici. In natura però i nuclei - gli aerosol - che innescano la formazione delle nubi sono molto più grossi e Stefano Henin, Jérôme Kasparian e altri fisici del gruppo di biofotonica all'università di Ginevra hanno progettato un esperimento per produrli in condizioni e grandezze reali. Nell'autunno del 2009 hanno installato sulla riva del Rodano un "sistema laser Teramobile capace di emettere terawatt in femtosecondi" oltre a svariati strumenti per rilevare gli effetti delle rapidissime pulsazioni del fascio laser sulla composizione chimica dell'aria. In condizioni meteo che andavano da 2 a 36° C e con un tasso di umidità dal 30 al 100%, a varie ore del giorno e della notte hanno sparato lampi di 270 femtosecondi l'uno per un totale di 133 ore. Chissà i vicini cos'avranno pensato, prove per una discoteca o per comunicare con gli alieni?
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