JEKYLL - Quanto vale un “mi piace” su Facebook o su Instagram? Sembrerebbe parecchio, almeno dalle nostre parti: mentre negli Stati Uniti la rabbia per l’invasione della privacy mette in crisi la Casa Bianca, da noi un italiano su quattro dice di condividere tutto (o quasi tutto) online. A farla da padrone nel mondo dello share sono però gli abitanti dell’Arabia Saudita, dove gli ossessionati da condivisione sono circa il 60% degli intervistati. Questi e molti altri dati sono stati presentati il 29 maggio scorso da KPCB, azienda americana, nella...
Si chiamano Nina, Viola, Macchia le balenottere equipaggiate con uno speciale trasmettitore satellitare che permette di conoscerne gli spostamenti. Infatti, nonostante la balenottera comune sia il secondo animale più grande del pianeta, questo tipo di informazioni oggi sono ancora relativamente poche.
LA VOCE DEL MASTER - Gli animali sembrano essere in grado di apprezzare la bellezza dell’arte e della musica tanto quanto noi. Un bel canto o abilità particolari possono dunque risultare fattori determinanti per la sopravvivenza, non solo per gli esseri umani ma anche per altre specie. I lamenti d’allarme e i canti delle scimmie, le costruzioni a pergolato degli uccelli giardinieri e le imitazioni canore dell’uccello lira, hanno contribuito a demolire quel piedistallo sul quale tendiamo a porci rispetto agli altri animali quando si parla di arte e percezione della bellezza. Se un pappagallo è in grado di apprezzare una canzone quanto un essere umano, rallegrandosi del ritmo e gorgheggiando la sua felicità, chiaramente la sensibilità artistica che un tempo si pensava nostra prerogativa non è più così unica. Ne abbiamo parlato con Cinzia Chiandetti, neuroscienziata e ricercatrice nell’ambito della cognizione animale.
LA VOCE DEL MASTER - Anche i magnetar, nel loro piccolo rallentano. Grazie al telescopio Swift della NASA, un gruppo di astrofisici dell’Università di Mc Gill, in Canada ha scoperto che la velocità con cui ruotano i magnetar - particolari tipi di stelle – può subire talvolta delle diminuzioni improvvise, un comportamento assolutamente non previsto dal modello fisico comunemente accettato.
Quando una stella di grande massa finisce la sua vita, avviene un’esplosione, detta supernova, che rilascia un residuo compatto, chiamato stella di neutroni, il cui nome deriva dal fatto che contiene 20 volte più neutroni che protoni, e che ha la sua caratteristica di ruotare molto rapidamente. Un magnetar (magnetic star) è appunto un tipo particolare di stella di neutroni che possiede un enorme campo magnetico, milioni di miliardi di volte quello terrestre, e che genera delle intense ed abbondanti emissioni di raggi X e raggi gamma.
Il magnetar analizzato nello studio, pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista Nature, è in particolare 1E 2259+586, situato circa 10.000 anni luce di distanza dalla Terra, nella costellazione di Cassiopea
OGGISCIENZA TV -La quarta edizione dello Young Researcher Meeting, realizzata grazie al supporto della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste e dell'Università di Padova, si svolgerà il prossimo 3 e 4 giugno presso la SISSA. Nelle scorse edizioni si è parlato di fisica teorica, fisica della materia condensata e delle superfici, astronomia, cosmologia, strumentazioni e applicazioni della fisica alla medicina e biologia. Ma che cos'è esattamente il Young Researcher Meeting? Lo chiediamo a Claudia Antolini, studentessa presso la SISSA e membro del comitato organizzatore.
LA VOCE DLE MASTER - Record spaziali per Opportunity. Il Rover della NASA, che era stato progettato per restare attivo per circa 90 giorni, finirà nel Guinness dei Primati essendo il veicolo NASA che ha percorso il maggior numero di chilometri su una superficie extraterrestre: ben 35,76 chilometri, superando il precedente record Usa di 35,7 chilometri registrato nel 1972 dal Lunar Roving Veichle.
Il piccolo Rover della NASA è stato lanciato nel 2004 per prelevare e analizzare una grande varietà di rocce e di tipi di terreno, con la speranza di ottenere indizi della presenza di acqua nel passato. E ora, dopo nove anni di esplorazioni, la sua missione sul Pianeta Rosso sembra non essere ancora finita
JEKYLL - Dimenticatevi la classica marcia del progresso da esseri scimmieschi pelosi e ingobbiti fino agli esseri umani attuali, belli e perfetti quale epilogo finale di un'evoluzione lineare. L'evoluzione non segue un tracciato già prestabilito, ma procede a tentoni, fra prove ed errori nel suo cammino cosparso di bivi. Più passa il tempo e più ne prendiamo coscienza, mentre emergono di continuo nuove tracce del nostro passato nel record paleontologico. Quest'ultimo mese ha portato con sé importanti novità nella paleoantropologia, lo studio dei nostri antenati. Sono ben quattro i protagonisti...