SALUTE

Diamo uno sguardo al mondo della salute: ospedali, prevenzione, medici, politiche sanitarie, trend sulla salute degli italiani ma anche le ultime scoperte in campo medico.

SALUTE

Il placebo che salva la vita

SALUTE - Supponiamo di avere un gruppo di pazienti con problemi di cuore, per esempio uomini e donne di circa 60 anni con insufficienza cardiaca. Supponiamo che a queste persone sia stato prescritto un farmaco, magari un beta-bloccante, in grado di migliorare la funzionalità cardiaca. Supponiamo di andare a vedere che cosa è successo ai nostri pazienti tre anni dopo la prescrizione del farmaco e di osservare che - purtroppo - alcuni sono morti. Supponiamo infine di analizzare i dati del campione e di scoprire che la mortalità è stata...
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Una diagnosi del tumore alla prostata senza errori

SALUTE - Un chip in grado di rilevare preventivamente il tumore alla prostata senza errori o falsi positivi. Inutile dire che una cosa del genere potrebbe migliorare sensibilmente le diagnosi oncologiche, ed è un risultato tutto italiano. È stato infatti sviluppato dal Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali attraverso le Università di Parma e Catania. Il chip ha la capacità di individuare nelle urine la saracosina, un enzima che a livelli elevati indica la presenza di forme aggressive di cancro alla prostata. Finora non sono stati mai creati strumenti così efficaci per uno screening così particolare, e la ricerca è stata appena pubblicata su PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences of the Unites States of America).
LA VOCE DEL MASTERSALUTE

Svelato il genoma di Schistosoma haematobium

LA VOCE DEL MASTER - Più di 230 milioni di persone infettate ogni anno in 77 nazioni, stando ai dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Queste le cifre della schistosomiasi, una malattia parassitaria seconda solo alla malaria in termini di diffusione. Ora, grazie ad uno studio pubblicato su Nature Genetics, si potranno sviluppare ulteriormente le terapie. Un team internazionale di ricercatori, coordinato dall’Università di Melbourne, ha infatti sequenziato il genoma di Schistosoma haematobium, uno dei parassiti che causano la schistosomiasi. Ed è bastata una piccola quantità di DNA, circa 200 nanogrammi estratta da due larve, per svelarne la sequenza. Lo Schistosoma haematobium, diffuso soprattutto nell’Africa sub-sahariana, attacca il sistema uro-genitale. È stato associato all’insorgenza del cancro alla vescica ed è considerato come fattore di rischio per le infezioni da HIV, soprattutto nelle donne. La trasmissione all’uomo avviene in acque infette tramite il contatto con piccole larve rilasciate da lumache d’acqua dolce. All’interno dell’organismo umano, i vermi adulti vivono nei vasi sanguigni mentre le uova si insediano nell’epitelio vescicale, provocando infezioni croniche fino a favorire la comparsa del cancro.
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Le staminali stanate dalla fisica

SALUTE - Un melanoma continua a proliferare come se tutte le sue cellule fossero staminali, eppure le cellule sono differenziate e invecchiano come quelle dei tessuti sani. Per di più le staminali sembrano assenti. Come mai il tumore si rigenera lo stesso? Su PLoS Computational Biology, risponde un modello matematico confermato da esperimenti in vitro e in vivo. In realtà risponde la biologa molecolare Caterina La Porta dell'università statale di Milano insieme ai fisici Stefano Zapperi dell'Istituto per l'energetica e l'interfasi del CNR (Milano) e James Sethna dell'università Cornell (Ithaca, N.Y.), in un articolo che mescola colture di cellule provenienti da pazienti, topi modificati geneticamente per essere "immuno-compromessi" e simulazioni al computer basate sulla meccanica statistica per interpretare i risultati sperimentali.
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Vuoi provare un funghetto magico? È un esperimento…

SALUTE - Non è facile fare ricerca sulle droghe, sulle sostanze psicotrope in genere. Ci sono spesso ostacoli legali, ma anche culturali. Il rischio, infatti, è che si scopra che le droghe possono avere anche effetti positivi. Apriti cielo, non sia mai! In realtà le sostanze allucinogene sono, appunto, delle sostanze che agiscono sul cervello, e conoscerle meglio può essere utile non solo per una comprensione maggiore del cervello stesso, ma forse anche per curare alcuni disturbi. Capita quindi che a trenta volontari venga chiesto di assumere psilocibina, una triptamina allucinogena presente in alcuni funghi, per vedere l’effetto che fa. I risultati apparsi in studi separati, uno pubblicato su Proceedings of the National Academy of Science (Pnas) e l’altro che dovrebbe uscire in settimana sul British Journal of Psychiatry sono stati per certi versi inaspettati.
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Quella molecola nelle ossa

SALUTE - Il nome, IL-6, è curioso, sembra indicare un autobus, ma si tratta di una molecola responsabile di una serie di patologie che coinvolgono le ossa. In particolare, la IL-6 è coinvolta nello sviluppo dell’osteoporosi in età precoce, già in tenera età. Da anni un team di ricercatori dell’Università dell’Aquila e dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù ne stanno studiando i meccanismi per individuare cure migliori, e ora sono riusciti a capirne meglio il suo comportamento. In uno studio pubblicato su Nature Communication hanno dimostrato come l’IL-6 lavora assieme ad altre due molecole dai nomi ben più complessi, la c-Src e la IGFBP5. Inibendo la c-Src negli esperimenti l’osso ritorna normale, ma la IL-6 rimane elevata. In presenza di elevati livelli di IL-6, tramite le alterazioni di c-Src e di IGFBP5, le ossa vanno incontro ad osteoporosi. In parole povere individuare meglio gli obiettivi per bilanciare il normale ricambio dell’osso (distruzione del tessuto vecchio e formazione di nuovo tessuto) permetterebbe di individuare cure migliori.
PODCASTSALUTE

MrPod – Spegnetela!

MRPOD - Sono più di 11 milioni gli italiani che fumano, ma molti diloro vorrebbero smettere. Come fare? Da soli, con l'aiuto del medico? Cerotti, gomme, sigarette elettroniche? Mentre uno studio sembra affermare che "aiutini" come gomme e cerotti non servano a prevenire le ricadute, Roberto Boffi, pneumologo del Centro per i danni da fumo dell'Istituto Tumori di Milano, che abbiamo intervistato, è cauto: prima di tutto per smettere di fumare è bene chiedere aiuto, e comunque i farmaci possono essere un valido supporto...
SALUTE

Un numero verde per i problemi con il cibo

ALUTE - M. ha 17 anni. È una bella ragazza, va bene a scuola, ma da due anni ha un grosso problema: la bulimia. Periodicamente sente il bisogno di "abbuffarsi", ingerire in una volta sola, di nascosto, enormi quantità di cibo e poi vomitare tutto, per non ingrassare. M. sa che questo comportamento non è "normale"; si sente sola, inadeguata, sofferente ma non sa con chi parlarne. Un giorno, per caso, sente citare in tv un numero verde per i disturbi del comportamento alimentare (DCA): l'800180969. Lo si può chiamare rimanendo anonimi, per ricevere un sostegno e indicazioni su come affrontare il proprio disturbo. Dopo l'ennesima abbuffata, chiusa nella solitudine della sua camera, M. compone quel numero. E la sua vita, poco a poco, comincia a cambiare.
AMBIENTESALUTE

Fate passare?

AMBIENTE - Su Science è uscita una ricerca che interesserà dai governanti (onesti) ai semplici cittadini soprattutto se collaborano con associazioni umanitarie e ambientaliste. Da leggere prima del vertice della Terra "Rio 92 + 20". Prima di tutto complimenti a Elisabetta Vignati e Luca Pozzoli dell'Istituto per l'ambiente e la sostenibilità al Joint Research Centre di Ispra. E per non essere sciovinisti, anche ai loro 21 coautori guidati dal climatologo Drew Shindell del centro Goddard-NASA a New York. Hanno testato 400 misure già applicate oggi per tagliare le emissioni di metano e di black carbon, il particolato di fuliggine e ozono che sosta sopra l’Asia meridionale, per esempio, in una grande nube bruna. Sono sostanze dette “climalteranti” che riscaldano l’atmosfera, anche se a tempo e distanze più brevi, più dell’anidride carbonica. Questa ha un effetto serra determinante perché è ben miscelata e una parte scalda cieli e mari per centinaia di migliaia di anni.
SALUTE

La contraffazione aiuta la malaria

SALUTE - Ottocentomila morti l’anno, soprattutto bambini e donne incinte. Questa è la drammatica stima delle conseguenze della malaria, che colpisce soprattutto l’Africa. Gli ostacoli per affrontare questo disastro sono molti, e vanno dalla mancanza di medicinali, alle condizioni politico-economiche dei vari paesi, ma ora è emerso un problema in più: l’avidità umana. Un articolo apparso sul Malaria Journal evidenzia come alcune organizzazioni criminali stiano immettendo da tempo sul mercato farmaci antimalarici contraffatti, con gravi conseguenze sulla salute pubblica. Lo studio, condotto da un team internazionale guidato dalla Oxford University e finanziato dalla Wellcome Trust, dimostra che le medicine derivanti spesso da scarti di laboratorio, non solo sono dannose per la salute, ma rischiano di aumentare la resistenza dei parassiti che causano la malaria. I ricercatori hanno analizzato per otto anni, dal 2002 al 2010, antimalarici venduti in undici paesi africani, rilevando che le contraffazioni contengono un mix di ingredienti farmaceutici sbagliati. Purtroppo non fanno solo male, ma inizialmente danno l’impressione di funzionare, perché contengono piccole dosi derivate dall’artemisina (l’antimalarico al momento considerato il più efficace); è un’illusione, ovviamente: alleviano solo i primi sintomi della malattia, non curandola affatto.
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