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Aggiornamento su E. coli

NOTIZIE - Ieri quando ho scritto dell'infezione da Escherichia coli, ancora si dava la colpa ai cocomeri (e pomodori e lattuga) spagnoli, ma oggi le certezze vacillano seriamente, quindi trovo giusto precisare alcune cose e ricostruire quel che è emerso in questi giorni sulla Shiga toxin-producing E. coli (STEC, letteralmente "E. Coli che produce la tossina shiga", per la spiegazione dell meccanismo d'azione potete leggere l'articolo di ieri) che ha provocato (ultimo aggiornamento) 16 morti (principalmente in Germania) e migliaia di persone infette (centinaia in maniera grave) e che sta sollevando notevoli preoccupazioni soprattutto nei paesi del nord Europa. È andata così: dopo i primi dieci morti accertati da infezione di E. coli in Germania, giovedì scorso Cornelia Prüfer-Storcks, ministro della salute nello stato di Amburgo (il porto tedesco è uno dei più colpiti dall'infezione) ha per prima accusato la verdura proveniente dalla Spagna (basandosi sulle ipotesi precocemente avanzate dai medici e biologi dell'Istituto Koch, l'analogo del nostro Istituto Superiore di Sanità), ha reso noto che si sospettava la verdura fresca proveniente dalla Spagna. C'è da dire che nessuno ha sostenuto che quest'ipotesi fosse certa (le autorità tedesche hanno continuato a ripetere che la "causa è ancora sconosciuta", ma gli scienziati hanno dichiarato che i sospetti verso cetrioli, pomodori e insalata erano fondati, perché il letame usato per fertilizzarli può contenere E. coli)

A proposito di E. coli

NOTIZIE - Diciamolo chiaramente: il nostro intestino è pieno zeppo di Escherichia coli, il batterio alla ribalta in questi giorni a causa di un'epidemia che, al momento, ha mietuto 14 vittime in Germania e contaminato già qualche migliaio di persone. Cioè, non è il fatto di essere infatteti da E. coli che è pericoloso: da pochi giorni dopo la nascita il nostro intestino si riempie di questo batterio, che in realtà ci protegge (occupando tutti gli spazi) da altre infezioni nocive e che ha pure un ruolo importante nella sintesi della vitamina k2, importante per il nostro organismo. Certo E. coli può essere nociva se invece che nell'intestino viene a trovarsi altrove (per esempio nel tratto urinario). Inoltre i ceppi che sono benefici per una specie (l'essere umano) possono essere dannosi per un'altra specie (le mucche per esempio) e viceversa. Ma come esattamente E. coli diventa mortale? Per capirlo ci sono alcune cose fondamentali da sapere sui batteri. I batteri non rispettano le barriere dettate dalle specie, o meglio tendono a comportarsi come un superorganismo composto da tanti tipi di cellule, piuttosto che come singoli individui ognuno appartenente a una data specie. Nella fattispecie questo significa che ogni batterio ha l'abitudine di scambiarsi pezzetti di DNA con gli altri. È un meccanismo diverso da quello usato dalle specie sessuate, che attraverso la fusione dei gameti creano un nuovo individuo con un DNA che è un mix di mamma e papà. Nel caso dei batteri si tratta di piccoli frammenti di DNA.