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Le tristi tinte del nucleare

LA VOCE DEL MASTER - È nella Foresta Rossa che il team del Professor Tim Mousseau, direttore della Chernobyl Reasearch Initiative dell’Università del sud Carolina (Columbia), dal 1998 studia gli effetti a medio e lungo termine dell’inquinamento radioattivo sull’ecosistema e sulla salute. I risultati del censimento effettuato dal gruppo di ricerca sull’avifauna della Foresta Rossa nel 2006, avevano messo in evidenza una stretta correlazione fra il livello della radiazione e la diminuzione della taglia di popolazioni di uccelli che presentassero piumaggio di colorazioni sgargianti giallo rosse (pigmenti carotenoidei), correlazione che non era invece emersa per le specie dal piumaggio “bigio” (pigmenti melaninici). L’evidenza cromatica ha portato il team ad approfondire la ricerca andando a studiare le cause biochimiche della differente resistenza all’inquinamento ionizzante.

Il paradiso perduto

NOTIZIE - Non si parla spesso delle paludi della Mesopotamia, un’immane catastrofe prima di tutto umanitaria ma anche ambientale. Un servizio recente della BBC che è andata sul campo a vedere in quali stati versi quest’importantissimo ecosistema umido (fino la secolo scorso considerato il più importante sistema di paludi dell’Eurasia e uno dei più importanti al mondo) ci offre l’occasione di raccontare la storia di questa zona unica la mondo. Quest’area, la cui origine si perde nella leggenda, e che secondo alcuni avrebbe fatto nascere il mito del giardino dell’eden, è stata letteralmente prosciugata per volere dell’allora presidente dell’Iraq, Saddam Hussein, e il motivo di questa decisione così drastica non è stato economico, bensì politico. Hussein ha così voluto punire e perseguitare gli arabi Sciiti, come controffensiva alle rivolte del 1991.

Ecosistema fossile

NOTIZIE - Una collina nel sudest della Cina nasconde un intero ecosistema marino risalente a 252 milioni di anni fa (ovviamente in forma fossile). La cosa più notevole è che questo ecosistema risale al periodo subito successivo alla più grande estinzione di massa alla quale abbia assistito il nostro pianeta. Fra i reperti: molluschi, ricci marini, artropodi e animali più grandi come pesci carnivori e antichissimi ittiosauri, rettili marini predatori, lunghi fino a 4 metri. E poi vegetali (anche una parte di una conifera) e interi pezzi di terreno fossilizzato.
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