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Auto meno inquinanti

AMBIENTE - Obiettivo quasi raggiunto. Le auto vendute in Europa sono meno inquinanti e sempre più vicine ai target di emissioni stabiliti dall'Unione Europea. A dirlo è l'Agenzia europea dell'ambiente che ha diffuso i dati sulle emissioni medie di anidride carbonica dei 12,8 milioni di auto immatricolate nel 2011. Le emissioni medie di CO2 di queste auto sono diminuite del 3,3% passando da 140,3 g per chilometro a 135,7 grammi per chilometro. Entro il 2015 dovranno scendere sotto i 130 g per km e sotto i 95 g per km per il 2020. Oggi i gas di scarico delle auto, le cui emissioni sono aumentate del 23% dal 1990, sono responsabili di circa un quinto delle emissioni totali di gas serra nell'Ue

L’Ue 27 cresce… quanti siamo?

SOCIETÀ - Gli abitanti dei 27 Paesi dell'Unione Europea hanno ormai superato il mezzo miliardo. A dirlo è l’ultimo rapporto Eurostat sulle dinamiche demografiche dell’Ue 27. Se la popolazione è cresciuta dai 501,1 milioni dell’1 gennaio 2010 ai 502,5 milioni di oggi, lo deve soprattutto ai flussi migratori. Nel 2010, a fronte di 500mila nascite, si sono registrati 900mila arrivi di immigrati, che hanno influito per il 60% sull'aumento della popolazione, con punte massime in Lussemburgo, Malta, Svezia e Italia. Una tendenza che è iniziata nei primi anni ’90, quando il tasso di crescita naturale è stato “superato” dal contributo dei flussi migratori e il numero dei nuovi nati si è fortemente avvicinato a quello dei morti, come mostra l’infografica (la voce "saldo naturale" si riferisce al bilancio fra morti e nascite dei cittadini dei rispettivi paesi).

Gasland (e non è un parco dei divertimenti)

IL CORRIERE DELLA SERRA - In Italia è caos-energia. Il Governo, per il momento, dice di no al nucleare. Tutto da rifare e politica energetica da riscrivere. Ieri, a Roma, il primo sciopero del fotovoltaico in Italia. I tagli previsti nel quarto conto energia, mettono in ginocchio un settore, quello delle rinnovabili, che vive grazie agli incentivi. Sono 120mila le persone che potrebbero restare senza lavoro. Il 14 aprile, pochi giorni prima del retro front sul nucleare, il sottosegretario allo Sviluppo Economico Stefano Saglia, durante un convegno organizzato all’Ambasciata della Repubblica di Polonia a Roma ha dichiarato: «Lo shale gas potrebbe aprire nuove strade per l'approvvigionamento energetico in un momento particolarmente delicato a livello globale. L’Italia accoglie con favore l'avvio di approfondimenti a riguardo».
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