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La speciazione vista dal genoma

Delle tante sfide ancora aperte in biologia evoluzionistica, tra le più importanti, sia dal punto di vista teorico che empirico, c'è certamente la comprensione delle modalità mediante cui il genoma delle specie si modifica nel processo di separazione da un antenato comune.

Scoprire gli esplosivi con le farfalle

CRONACA - Imitare le antenne di una farfalla notturna per creare un sistema ultrasensibile di rilevamento di esplosivi. È quanto è stato realizzato da un gruppo franco-tedesco di ricercatori del Cnrs, equivalente transalpino del nostro Cnr. Costituito da un particolare sensore al silicio, questo dispositivo è capace di rivelare piccolissime concentrazioni di Tnt (che è sì un esplosivo, ma non è dinamite, come spesso si pensa), migliorando sensibilmente la soglia di rivelazione attualmente raggiungibile. Questo concetto innovativo potrebbe servire anche a rilevare droghe, agenti tossici e tracce d'inquinanti organici. I risultati dello studio sono stati pubblicati il 29 maggio sulla rivista tedesca Angewandte Chemie. Il rilevamento efficace di esplosivi come il Tnt costituisce una sfida difficile in materia di sicurezza: ciò accade perché questi composti sono molto volatili e, per rilevarli a distanza, occorrono dei recettori estremamente sensibili. I sistemi attuali rilevano concentrazioni dell'ordine di una molecola di esplosivo su un miliardo di molecole d'aria, una resa che può essere insufficiente per assicurare, per esempio, la sicurezza di un aeroporto. Ora, numerosi animali hanno un olfatto che può andare ben al di sotto di questa soglia: tra questi, il Bombyx mori, meglio noto come baco da seta, una farfalla notturna capace di reagire alla ricezione anche soltanto di qualche molecola di feromone. Le sue antenne sono composte di steli di lunghezza vicina al millimetro, su cui si trova un gran numero di sensille, minuscoli fili di dimensioni micrometriche, direttamente collegati ai neuroni sensoriali. È questa struttura che i ricercatori hanno cercato di imitare
LA VOCE DEL MASTER

Farfalle in estinzione: istruzioni per l’uso

LA VOCE DEL MASTER - Il vademecum per la tutela delle farfalle a rischio di estinzione è apparso pochi giorni fa sul primo numero di Nature Conservation, una nuova rivista scientifica peer-reviewed. Opera di un team internazionale di studiosi coordinato dal Butterfly Conservation Europe, il report presenta le nuove linee-guida per la salvaguardia di alcune tra le specie di farfalle europee maggiormente in pericolo. 29 sono le specie che rientrano nella lista, e ciascun paese aderente l’iniziativa ha il compito di preservarle. Prendersi cura delle farfalle significa rispettare le regole per la salvaguardia del loro ambiente naturale e, in primo luogo, conoscere le loro caratteristiche, il loro habitat ideale e le piante che sono alla base della loro alimentazione. L’articolo presenta perciò un dettaglio sulle necessità ambientali ed ecologiche, specie per specie, delle farfalle in questione, e una lista dei doveri e dei divieti per salvarle dall’estinzione preservando il loro habitat. Ad esempio, indica che tipo di coltivazioni sono o meno tollerate, dove è necessario estendere le zone erbose per amplificare la disponibilità di nettare oppure i periodi dell’anno in cui si dovrebbe evitare di bruciare i terreni per evitare di distruggere le uova appena deposte

Dalle farfalle alle banconote

NOTIZIE - È stato scoperto un modo per riprodurre i colori straordinari delle ali delle farfalle tropicali. Potrà essere utilizzato dall’industria tipografica per rendere più sicure banconote e carte di credito.