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Obama e la sfida dei trasporti

AMBIENTE - “Risponderemo alla minaccia del cambiamento climatico, sapendo che un fallimento significherebbe tradire i nostri figli e le generazioni future”. Sono passati quasi due mesi da quando Obama ha pronunciato queste parole, era il discorso per la rielezione alla Casa Bianca. Il secondo mandato potrebbe essere finalmente favorevole al presidente americano per far partire la tanto attesa green revolution anche se è proprio di questi giorni la richiesta di dimissioni del suo segretario per l'energia, Steve Chu. In ogni caso, non dovendo più competere per un’altra elezione, Obama potrebbe non tenere più conto dei finanziamenti e dei voti delle lobby contrarie alla causa ambientalista e potrebbe essere più libero di prendere decisioni strategiche, affiancando così l’Europa nella lotta globale ai cambiamenti climatici. La frase "the best is yet to come" (Il meglio deve ancora venire) fa ben sperare ma a questo punto serve davvero una rivoluzione politica e culturale per fare degli Stati Uniti una nazione attenta alla salvaguardia dell’ambiente e che, secondo il primo cittadino americano, dovrebbe addirittura guidare a livello mondiale la lotta al climate change.

Climate Silence

AMBIENTE - “Credo di essermi perso la parte dove hanno discusso dello scioglimento dell’Artico” così l’ambientalista Bill McKibben ha commentato da twitter, con un certo sarcasmo, i discorsi elettorali di Obama e Romney, nei quali non si fa cenno ai cambiamenti climatici. Nell’ultimo mese altri due gruppi di ambientalisti, Forecast the Facts e Friends of the Earth Action, attraverso il sito climatesilence.org, hanno criticato i due pretendenti alla Casa Bianca accusandoli di non porre alcuna attenzione all’emergenza climatica. Secondo gli attivisti, se Mitt Romney, per appartenenza politica, è da sempre più vicino alle multinazionali del petrolio e distante dall’emergenza climatica, Obama, partito come il presidente della green economy, non fa certo di meglio. Accuse pesanti che vengono documentate su climatesilence.org attraverso delle infografiche che mettono a confronto dichiarazioni e azioni intraprese sul climate change da parte dei due candidati, dal 2007 a oggi

La rivoluzione blu

ECONOMIA - Benvenuti nell’era della blu economy. Dove balene, libellule, zebre, coleotteri, rane e tante altre specie insegnano alla tecnologia e all’industria a essere più sostenibili, più competitive, più produttive. La promessa: in 10 anni, 100 innovazioni e 100 milioni di posti di lavoro.

Appalti verdi

LA VOCE DEL MASTER - C’è un aspetto della green economy di cui non si sente parlare spesso. Si tratta del ruolo che possono svolgere gli enti pubblici nel gioco della domanda e dell’offerta di prodotti ecosostenibili. La pubblica amministrazione è uno dei più grandi consumatori presenti sul mercato: dalle forniture per ufficio, all’energia, alla costruzione di scuole, strade, ospedali, ai servizi di trasporto e di pulizie.

Largo ai lavori verdi

Sono sempre più gettonate le figure professionali ecosostenibili. Quali sono? Quanto si guadagna? Dove specializzarsi? Risponde la “Guida ai green...