archiveLA VOCE DEL MASTER

Fare geometria senza Euclide

Un recente studio pubblicato su PNAS ha analizzato le percezioni geometriche di popolazioni indigene dell'Amazzonia, scoprendo che la geometria euclidea...

L’identità confusa delle tartarughe del deserto

LA VOCE DEL MASTER - Un gruppo di ricercatori americani, guidati da Robert Murphy del Dipartimento di Storia Naturale del Royal Ontario Museum, in Canada, ha scoperto una nuova specie di tartarughe, la Gopherus morafkai, o anche “tartaruga del deserto di Morafka”, in omaggio allo studioso di rettili David J. Morafka, scomparso qualche anno fa. La nuova specie è stata descritta da Murphy e dai suoi collaboratori in un articolo pubblicato sulla rivista ZooKeys lo scorso 28 giugno. Per descrivere questa nuova specie i ricercatori hanno dovuto gettare luce su un vero e proprio intrigo che per circa centocinquanta anni ha oscurato l'identità della nuova specie.

Fido, mon amour!

LA VOCE DEL MASTER - Cha sia un europeo, un bastardino o completo di rinomato pedigree, un animale domestico cambia...

Evoluzione vs creazionismo

LA VOCE DEL MASTER - Negli Stati Uniti è accesissimo da parecchi anni ormai, ma non bisogna sottovalutarne l'importanza nemmeno nel nostro paese. Stiamo parlando del dibattito fra i sostenitori della teoria evoluzionista di Darwin e coloro che appoggiano le vecchie e nuove dottrine creazioniste. Un terreno di scontro fra gli evoluzionisti e i loro oppositori è l'istruzione: i creazionisti vorrebbero che a Darwin fosse affiancato l'insegnamento delle teorie pseudoscientifiche note come “Intelligent Design”, ma per la maggior parte di coloro che sostengono la teoria dell'evoluzione questo è a dir poco un'"eresia". Ma lontano dall'aspro scontro fra i rappresentanti della religione e quelli della scienza, cosa ne pensano i cittadini di temi come questi? Girovagando armati di telecamera e microfono fra Trieste e Carpi, vicino Modena, abbiamo posto domande su creazionismo ed evoluzionismo a donne, uomini, anziani, preti e giovani scienziati. Abbiamo trovato persone interessate, informate, decisamente consapevoli delle proprie posizioni e perfettamente in grado di identificare in modo lucido gli argomenti di cui si è discusso.

La grammatica del fringuello

LA VOCE DEL MASTER - Chi pensava che il linguaggio e le sue regole grammaticali (sintassi) rendessero l’Homo sapiens unico nel mondo animale si deve ricredere. A farci compagnia e a condividere con noi questa caratteristica “superiore” sono i fringuelli. La capacità di questi uccelli di sviluppare una loro grammatica condivisa all’interno della specie è stata dimostrata da uno studio pubblicato su Nature Neuroscience (qui) dai ricercatori Kentaro Abe e Dai Watanabe dell’Università di Kioto in Giappone. Sebbene molti animali (come i cani, i pappagalli o le scimmie) siano in grado di comunicare e riconoscere l’associazione fra parole ed oggetti, sembrava che solo gli uomini (e probabilmente le balene) avessero la capacità di costruire e comprendere sequenze di sillabe o parole organizzate gerarchicamente secondo regole grammaticali ben precise e condivise. I risultati della ricerca giapponese hanno dimostrato che questa qualità è propria anche dei fringuelli, attraverso una serie di esperimenti sofisticati quanto ingegnosi.
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Le antenne di Conconello

LA VOCE DEL MASTER - Eppure esistono anche altre realtà meno note, ma su cui sarebbe importante soffermarsi, come quella di Conconello, una piccola frazione di Trieste in cui gli abitanti, da decenni, vivono in involontaria simbiosi con le antenne radiotelevisive e in cui, da decenni, si sentono ripetere che questa convivenza finirà a breve. Conconello è probabilmente il primo caso di sito “inquinato elettromagneticamente” di cui si parla in Italia: già nel 1996 il Corriere della Sera lo cita, accanto ad Honolulu, come caso emblematico di danni da esposizione a onde elettromagnetiche: “Disturbi neurovegetativi riscontrati su 27 persone abitanti sulla collina di Conconello, alla periferia di Trieste, furono imputati, da parte di un gruppo di esperti incaricati dal pretore di Trieste, ai ripetitori radiotelevisivi presenti in alta concentrazione nella zona”. Il Corriere si occupa di Conconello e del suo inquinamento anche due anni più tardi, parlando di “Far West di antenne”: in effetti, le trasmittenti radiotelevisive a Conconello sono installate su tralicci abusivi che però non possono essere abbattuti in quanto radio e televisione offrono un servizio di pubblica utilità
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