Al Politecnico della Georgia, Atlanta, il gruppo di Zhong Lin Wang inventa nano-generatori stupendi. Uno va a criceto, uno a dito umano, altri sono intessuti in una camicia. Se il roditore non ci sta e il primate neppure, c'è quello in plastica che fornisce abbastanza elettricità da ricaricare un telefonino.
Con uno spessore di una sola molecola, è il foglio di vetro più sottile del mondo. Una scoperta fortunata e fortuita di un gruppo di scienziati dei materiali della Cornell University, Stati Uniti, e dell'Università di Ulm, Germania, e che è stata ora registrata nel Guinness dei primati.
Il simposio di Varenna, organizzato sabato scorso dalla Società Italiana di Fisica per i 60 anni della Scuola estiva di fisica "Enrico Fermi", i 90 anni del Consiglio Nazionale delle Ricerche e i 150 anni del Politecnico di Milano, è stato in parte rievocazione storica, in parte panoramica sullo stato dell'arte di varie discipline, in parte rassegna delle aspettative in tempo di crisi economica.
LA VOCE DEL MASTER - L’estate è alle porte e presto accenderemo gli impianti di aria condizionata. In futuro però il raffreddamento di edifici e mezzi di trasporto potrebbe diventare molto più semplice, grazie a un sistema nanostrutturato in grado di riflettere nello spazio la radiazione proveniente dal sole.
Un dispositivo di raffreddamento che non consuma energia e che non contribuisce al riscaldamento globale. Questo è il risultato di uno studio condotto all’università di Stanford, in California, sulle superfici esposte alla luce solare, recentemente pubblicato sulla rivista Nano Letters.
La struttura sviluppata è capace di riflettere la maggior parte della radiazione solare, ma soprattutto è in grado di inviare la radiazione oltre l’atmosfera terrestre. Le ottime proprietà di riflessione sono determinanti per evitare il surriscaldamento dovuto all’assorbimento della luce. La sfida più difficile era però mettere a punto una struttura in grado di riemettere la radiazione solare in modo efficiente e con una lunghezza d’onda adatta ad attraversare l’atmosfera e a raggiungere lo spazio aperto
CRONACA - Nel 2001 Jan Hendrik Schön era un giovane ricercatore famoso per i lavori sui nanomateriali: era addirittura riuscito a creare una plastica superconduttrice e un transistor molecolare. L'anno dopo ritrattava numerosi articoli. La settimana scorsa, una Corte d'appello tedesca gli ha revocato il dottorato.
Appena finito il dottorato all'università di Costanza e già con due premi al suo attivo, Schön era stato assunto come ricercatore dai Bell Labs, nel New Jersey, nel laboratorio diretto dal fisico Bertram Battlogg, al contempo professore alll'Istituto federale di tecnologia di Zurigo (ETH). Insieme a Battlogg pubblicava una media di un articolo scientifico ogni otto giorni sulle riviste importanti come Science e Nature. Nel febbraio 2002, a 31 anni riceveva il premio Oustanding Young Investigator della Material Research Society