C’è chi l’ha rifiutato, come Jean-Paul Sartre nel 1964. Chi ha dovuto aspettare 21 anni prima di ritirarlo: Aung San Suu Kyi, premiata nel 1991, non poté recarsi in Norvegia perché tenuta agli arresti domiciliari dalla giunta militare del Myanmar. E anche chi l’ha ricevuto due volte, come Linus Pauling, vincitore del premio Nobel per la chimica nel 1954 e di quello per la pace nel 1962.
Se pensate che vincere il premio Nobel sia il momento più eccitante nella carriera di uno scienziato vi sbagliate. «Certo lo è, ma il momento in cui ci si rende conto di aver fatto una scoperta fondamentale per la scienza, universalmente accettata, lo è ancora di più». Lo ha rivelato ieri alla Tv svedese, James E. Rothman, dell’Università di Yale, uno dei tre scienziati vincitori del premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina 2013.
FUTURO - Si avvicinano i giorni di ottobre in cui cadranno le foglie e i premi Nobel, sono aperte le scommesse. Previsioni della Thomson Reuters e della Polpa Paulina.