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Gli impegni familiari accorciano la vita

CRONACA - Nel regno animale sono molte le specie in cui individui di sesso maschile e femminile hanno longevità molto diverse. Un caso di cui siamo tutti consapevoli è quello della nostra specie, in cui le donne sopravvivono mediamente di più rispetto agli uomini. Ma negli ambienti naturali la situazione è spesso ribaltata, come dimostrato da un recente studio pubblicato e liberamente accessibile sulla rivista online PLoS One, riguardante il caso del famoso varano di Komodo (Varanus komodoensis). Questa specie vive esclusivamente nelle piccole isole di Komodo e Rinca (mappa) a largo di Flores, in Indonesia, e viene considerata la 'lucertola più grande del mondo'. Un gruppo di ricercatori australiani, indonesiani e italiani ha monitorato le traiettorie di crescita e la sopravvivenza di oltre 400 individui nel periodo compreso tra il 2002 e il 2010. Lo studio ha evidenziato curve di crescita decisamente differenti nei due sessi: infatti, tra la nascita e il raggiungimento della maturità sessuale (circa sette anni di età) la crescita di maschi e femmine è appaiata, mentre dopo il primo evento riproduttivo le femmine iniziano a crescere a ritmi significativamente inferiori rispetto ai conspecifici maschi. Questo si traduce in una taglia media all'età adulta molto diversa tra i sessi, con i maschi che raggiungono una lunghezza di 160 centimetri (esclusa la coda di almeno un metro di lunghezza) e i 70 kg di peso, mentre le loro controparti femminili che non superano mai i 120 centimetri di lunghezza per 25 kg di peso (grafico).

MrPod – La fisica è (anche) donna

MRPOD - La fisica è stata storicamente un ambiente in cui le donne hanno avuto poco spazio. Fra i fisici famosi del secolo scorso, solo Marie Curie è entrata nell'immaginario comune, insieme ad Einstein, Botlzmann, Feynman e tanti altri uomini. Oggi però le cose cambiano e ci sono sempre più donne anche nelle posizioni di maggior responsabilità nella fisica nucleare e delle particelle (e all'Italia in questo spetta un primato). Noi abbiamo sentito Patrizia Rossi, dell'INFN, neonominata vicedirettore della Divisione fisica dei Jefferson Lab, in Virginia, negli Stati Uniti, e Fabiola Gianotti, responsabile dell'esperimento ATLAS di LHC, al Cern di Ginevra.

Né di Venere né di Marte

COSTUME E SOCIETÀ - Leggo oggi che una nuova ricerca (pubblicata su Plos One, guidata da un ricercatore dell'Università di Torino, Marco Del Giudice, che ha lavorato con colleghi dell'Università di Manchester, trovate la notizia anche su La Repubblica), dimostra che per quanto riguarda una selezione di 15 tratti di personalità uomini e donne sono diversi. Lo studio si contrappone a un'altra influente ricerca del 2005, firmata da Janet Shibley Hyde, secondo cui invece le differenze di personalità fra i sessi sono minime. Come mai conclusioni cosi diametralmente opposte sullo stesso argomento? La parte scettica di me risponderebbe che forse sono gli inconvenienti di una scienza che studia un argomento sfumato e non definibile in maniera univoca, ma c'è un'altra spiegazione più pertinente e legata alle due diverse metodologie adottate. In pratica, semplificando molto, lo studio originale di Hyde ha guardato e confrontato i dettagli, mentre quello di Del Giudice si è allargato alla globalità (per la precisione Del Giudice e colleghi hanno adottato un analisi multivariata, mentre Hyde ha analizzato i singoli tratti facendone poi una sorta di media)

La solita strage

POLITICA - Tabella dell'Economist sulla mortalità femminile in eccesso di quella maschile per fascia di età dalla nascita ai 60 anni, tratta dal Rapporto sull'uguaglianza di genere pubblicato il 19 settembre dalla Banca Mondiale. No comment.

Maschilisti senza saperlo

NOTIZIE - Sono poche le persone che dichiarano apertamente e consapevolmente che le donne sono meno portate per certi compiti o abbiano scarse abilità. Ma se si studiano gli stereotipi dal punto di vista neurologico e cerebrale si scopre che molti uomini, in fondo, sono dei gran maschilisti.

Partita aperta fra Lui e Lei

LA VOCE DEL MASTER - “How our minds, Society and Neurosexism Create Difference” (come le nostre menti, la società e il neurosessismo creano le differenze) e “The flaws in the Science of Sex Differences” (le imprecisioni nella scienza delle differenze sessuali): così sottotitolano Cordelia Fine e Rebecca M. J. Young i rispettivi “Delusions of Gender” e “Brain Storm” (recensiti da Science magazine, dicembre). I sottotitoli lasciano ben intendere il taglio dei due saggi. Ci si muove in un contesto delicato, dove la partita non è mai chiusa: le differenze di genere. Comportamenti violenti, reazioni fisiche, tendenza alla focalizzazione del pensiero sul sesso, abilità matematica? Le inevitabili conseguenze di quel sei volte e mezzo in più di materia grigia presente nel cervello uomo! Estrema disponibilità e comprensione, abilità di gestire in contemporanea caffè, bambini e altre mille faccende? Frutto della strutturazione e della quantità di materia bianca nel cervello femminile! Studi e conclusioni che spesso hanno il retrogusto di strumentalizzazione scientifica volta definire oggettivamente una differenza di genere che giustificasse una gerarchia intellettuale o collocasse inderogabilmente gli uomini o le donne “al loro posto”.

Mamma, sei sveglia?

NOTIZIE - Carta canta: mamme lavoratrici da adesso quando ci lamentiamo di essere le uniche ad alzarci la notte per i bisogni dei figli possiamo anche esibire prove scientifiche, con tanto di peer-review. Uno studi dell’Università del Michigan dimostra una volta per tutte che diciamo la verità: non solo le donne lavoratrici si alzano più spesso dei maschi lavoratori per curarsi degli altri (figli e a volte lo stesso partner), ma le loro interruzioni del sonno durano in media di più, 44 minuti contro 30.

Donne e uomini: per natura o per cultura?

LIBRI - “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere”. Così scriveva John Gray, uno dei più grandi esperti di psicologia delle relazioni, nel suo libro più noto, pubblicato con questo titolo. Negli anni ’90 il suo è stato il libro in assoluto più acquistato, dopo la Bibbia; ne sono stati venduti 30 milioni di copie in tutto il mondo, con traduzioni in 40 lingue. Segno che il rapporto tra uomini e donne ai lettori interessa.