CRONACA NERA - Il più grande science centre italiano conosciuto in tutta Europa con centinaia di migliaia di visitatori ogni anno, punto di riferimento culturale, scientifico, didattico per tutta l’area non avrà i soldi per continuare la sua attività. La Regione Campana ha deciso di interrompere i finanziamenti. Finanziamenti che vanno a coprire solo il 35% del fabbisogno totale, il resto viene procurato attraverso i progetti, gli ingressi, le attività imprenditoriali.
Interattività e partecipazione sono le parole chiavi presentate oggi a COP15 da science centre e musei scientifici europei, luoghi dove imparare ma anche per portare avanti azioni concrete contro i cambiamenti climatici. È questa la filosofia del progetto europeo Accent. Il Corriere della Serra ne parla con Luigi Amodio, direttore del science centre di Napoli Città della Scienza di Napoli promotore e cordinatore del progetto, mentre Michael Creek di Ecsite, la rete dei musei scientifici europea, ci presenta I do, il sito di Accent dove le istutuzioni coinvolte nella comunicazione sul riscaldamento climatico possono condividere strumenti e risorese. Ma quel è il ruolo dei musei scientifici nella comunicazione di argomenti controversi come i cambiamenti climatici? Devono limitarsi a informare, essere neutrali o assumere una posizione? Ne parliamo con Jean-Luois Fellous, direttore di Cospar, la commissione sulle richerche nello spazio.