Un milione di morti e un milione di emigrati. Questo fu, nel 1852, il bilancio di una spaventosa carestia abbattutasi sull'Irlanda a partire dal 1845: in quei sette anni, l'isola perse tra il 20 e il 25% della popolazione. La causa principale dell'ecatombe fu un fungo che colpì l'alimento su cui era basata la dieta irlandese dell'epoca, la patata, dalla quale un terzo della popolazione era interamente dipendente.