CRONACA - Per la seconda volta la rivista Nature prende posizione chiara sulla vicenda che sta infiammando l'opinione pubblica nel nostro Paese, cioè quella che vede al centro della discussione la Stamina Foundation, capitanata da Davide Vannoni, che non è laureato in medicina e che almeno fino all'anno scorso insegnava psicologia della comunicazione all'Università di Udine, e promotore di una "terapia" a base di staminali mesenchimali, da lui inventata, e secondo lui in grado di curare diverse patologie, dalla sclerosi multipla alla famigerata leucodistrofia metacromatica. Famigerata perché proprio da questa malattia è affetta la piccola Sofia, la bambina pietradelloscandalo/vittimasacrificale "usata" dalle Iene, il programma televisivo, per fare audience premendo sui tasti più ovvi dell'animo umano, la pietà e il dolore genitoriale. Per un riassunto della storia potete leggere qui.
Ieri Nature ha tuonato di nuovo sulla vicenda con un editoriale (il primo articolo era di Allison Abbot), qui di seguito un riassunto (ragionato) per chi non legge l'inglese. (Per chi conosce la lingua consiglio vivamente una lettura)