Gli atleti del nuoto d’ora in poi durante le gare non potranno più ricorrere all’aiuto della tecnologia
Con i mondiali di nuoto in pieno svolgimento e sei record mondiali appena battutti – fra i quali quello della Federica Pellegrini “nazionale”- la notizia desta il suo interesse: presto la Fédération Internationale de Natation (FINA) limiterà fortemente l’uso dei materiali d’avanguardia utilizzati per i costumi dei nuotatori.
Fra gli atleti meglio equipaggiati si trova anche il fenomeno del nuoto Michael Phelps, vincitore di ben 8 medaglie d’oro durante le scorse olimpiadi, che ne ha già guadagnata un’altra nei mondiali in corso a Roma questa settimana. Le speciali tute indossate dai nuotatori sono dei veri e propri gioielli di tecnologia e contribuiscono non poco a migliorare la prestazione dell’atleta. La Speedo per esempio, una delle più note marche di costumi high-tech, produce dei veri e propri abiti che coprono dal collo alle caviglie il nuotatore e mimano le prestazioni della pelle degli squali con caratteristiche idrodinamiche sorprendenti.
Tralasciando l’ineguale distribuzione di risorse fra gli atleti – alcune nazioni non possono per esempio permettersi di investire così tanto e i nuotatori meno famosi sono anche i meno ambiti dagli sponsor – che non garantisce le stesse possibilità di partenza a tutti i partecipanti, questi costumi fungono come una sorta di “doping tecnologico”, che per fortuna non va ad intaccare la salute degli individui ma che certamente “gonfia” le loro prestazioni portando i record sempre più al di là delle reali prestazioni umane. Solo nello scorso anno i record battuti nel nuoto sono stati 108, e 30 dall’inizio di quest’anno.
La FINA da mesi sta rivedendo i criteri di approvazione per i costumi da gara per quanto riguarda materiali, spessore, forma. Dalla prossima stagione i costumi maschili dovranno estendersi al massimo fra la vita e le ginocchia, mentre per le donne dalle ginocchia fino a non oltre le spalle. I costumi inoltre dovranno essere fatti di tessuto e mai come ora accade di titanio o altre sostanze chimiche.