Il 16 luglio, in un affluente del Meno, in Germania, sono stati introdotti 15.000 giovani salmoni con l’intenzione di ripristinare la popolazione del fiume, scomparsa completamente da decenni. Fino a cento anni fa, le acque dei fiumi tedeschi erano così ricche di salmoni che in una stagione ne venivano pescati fino a 200.000. Oggi sono quasi scomparsi e ovviamente la pesca è proibita.
Le acque del fiume Schwarzbach, nella regione tedesca dell’Assia, dove da dieci giorni nuotano i piccoli salmoni (Salmo salar), sono ormai così pulite che dovrebbero farcela a completare il complesso ciclo vitale: sviluppo dei piccoli, migrazione verso l’Atlantico, ritorno al luogo di nascita e riproduzione. I piccoli salmoni sono lunghi circa 6 centimetri. Se tutto va bene il prossimo anno nuoteranno seguendo la corrente per tuffarsi nell’Atlantico.
Quando raggiungono la maturità sessuale, i salmoni normalmente ritornano nel fiume dove sono nati per riprodursi. Questo è quanto sperano che facciano i piccoli salmoni introdotti nello Schwarzbach: entro tre anni circa, dei 15.000 piccoli, dovrebbero ritornare due o tremila salmoni adulti, chiudendo così il ciclo. Il viaggio verso il mare e, soprattutto, quello contrario dal mare lungo il fiume controcorrente è faticoso e pieno di rischi, e molti muoiono nel tragitto.
Nel frattempo, il percorso dovrà essere liberato dagli ostacoli, come dighe e chiuse, che attualmente impedirebbero ai pesci di risalire il fiume.
Un progetto simile era stato realizzato con successo dieci anni fa nel fiume Wisper nella regione Rheingau sul Reno. Si spera quindi che anche per i salmoni dello Schwarzbach la storia abbia un lieto fine.