L’Autorità europea per la sicurezza alimentare avanza sospetti di tossicità su alcuni dei più diffusi aromi artificiali per conferire l’effetto “smoked”. Nessuna legge obbliga i produttori ad indicarne la presenza sull’etichetta
LA VOCE DELLA BILANCIA – Gli amanti del salmone, della bresaola o della provola affumicati drizzino le antenne. Secondo gli esperti dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), molti aromi utilizzati per conferire quel particolare gusto di affumicatura agli alimenti potrebbero essere cancerogeni. L’Efsa ha esaminato 11 tra i più diffusi aromi utilizzati in Europa per l’affumicatura di carni, pesce, formaggi e salse. I risultati sono stati poco rassicuranti. Solo due tra queste sostanze (nello specifico, “Scansmoke SEF7525” e “Smoke concentrate 809.045”) hanno superato l’esame a pieni voti, una è in attesa di giudizio per insufficienza di dati, mentre su otto ci sono sospetti di tossicità alle normali dosi d’impiego e su un aroma in particolare, in sigla “AM 01”, è scattato l’allarme rosso. L’aroma indiziato, un estratto del legno di faggio, è stato classificato come potenzialmente “genotossico”, cioè in grado di danneggiare il Dna delle cellule, una condizione che sostanzialmente prelude alla formazione di tumori.
A commento della notizia, il presidente del panel dell’Efsa ha usato cautela: “Il gruppo ha basato le sue conclusioni sui dati limiti attualmente disponibili e sulle stime di apporto di queste sostanze”. Le preoccupazioni riguardano quegli aromi per cui questo apporto potrebbe avvicinarsi a livelli nocivi per la salute. Tuttavia, ha puntualizzato l’esperto, “ciò non significa necessariamente che le persone che consumano questi alimenti siano in pericolo, perché si prendono in considerazione stime superiori al reale consumo”. L’aroma del “fumo” viene utilizzato sempre più spesso dai produttori per la sua praticità. Infatti, con una vaporizzazione si può ottenere un effetto simile al metodo tradizionale nei forni, che però richiede tempi lunghi e provoca una inevitabile riduzione di peso dell’alimento.
Il parere dell’EFSA sui cibi affumicati è solo il primo capitolo di un mega rapporto in via di pubblicazione sullo sconosciuto mondo degli aromi alimentari, circa 3.000 sostanze che insaporiscono praticamente tutti i prodotti presenti su scaffali e banconi dei supermercati. I dati in letteratura scarseggiano. Per di più, nessuna legge europea obbliga i produttori a indicazioni specifiche sull’etichetta. Alla Commissione UE spetterà il compito di decidere se e come regolamentare l’uso di aromatizzanti.