Diciassette anni è durata la ricerca per sintetizzare la palauamina, una sostanza tossica prodotta da una spugna (Stylotella agminata) che vive nelle acque del Pacifico che circondano la Repubblica di Palau appartenente alla Micronesia.
NOTIZIE – La sostanza uccide chiunque voglia provare a nutrirsi della suddetta spugna, e possiede delle blande proprietà farmacologiche, in particolare antitumorali, antibatteriche e funghicide. Ma il vero motivo di questa lunga caccia, alla quale hanno partecipato laboratori in tutto il mondo, è un altro. Dice Phil Baran dello Scripps Institute a La Jolla, California, uno dei ricercatori protagonisti della scoperta: è stato il desiderio di inventare qualcosa di nuovo, la voglia di scoprire come funziona veramente la natura e, magari, di superarla che ha guidato la ricerca.
La palauamina fu scoperta nel 1993, e la sua struttura altamente complessa è stata definita nel 2007 negli stessi laboratori dello Scripps Institute dove oggi è stata sintetizzata per la prima volta.
La struttura molecolare della palauamina rappresenta il massimo della difficoltà tecnica: è un intrico di meandri e legami in posizioni anomale, costellata di atomi di azoto in agguato pronti a innescare la reazione chimica che mette insieme il composto. Nel cuore della molecola si trova una strana configurazione ad anelli formati da atomi di carbonio e azoto intrecciati in una forma contorta, che per molti anni è stata male interpretata.
Sebbene la palauamina non abbia delle immediate e importanti applicazioni farmacologiche, gli sforzi per riuscire a replicare la sua struttura in laboratorio hanno permesso di sviluppare nuove reazioni e nuove tecniche per assemblare molecole complicate.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Angewandte Chemie.