CRONACA

Salute infantile: lo studio più grande

Al via il più ampio programma di monitoraggio sulla salute dei bambini mai intrapreso prima d’ora

NOTIZIE – I risultati finali di questo studio li potremmo leggere solo fra 21 anni, ma ne frattempo è probabile che avrà già dato enormi frutti parziali. Negli Stati Uniti, da qualche mese è nelle sue fasi iniziali di sviluppo il più vasto, il più completo, studio a lungo termine sulla salute infantile, che intende seguire i bambini dalle prime fasi di gestazione fino all’età adulta, per ben 21 anni a venire.
La ricerca (che qualcuno ha già comparato per ambizione, e costi, a LHC, o a un viaggio sulla Luna) è stata approvata nel 2000 dal Congresso degli Stati Uniti e dall’anno scorso sta procedendo nelle sue fasi pilota.

L’audace intento è quello di coinvolgere per oltre due decenni 100.000 famiglie, prelevando da tutti membri della famiglia e dalle abitazioni campioni di vario genere: sangue, urine, latte materno, polvere raccolta dalle lenzuola, acqua dei rubinetti domestici, sporco dai tappeti e cosi via. Ogni prelievo verrà successivamente mandato in laboratorio per un’analisi approfondita e per essere preparato per la conservazione a lungo termine.

Non mancano le difficoltà. Anche solo reclutare le famiglie si sta rivelando un lavoro lento e laborioso, con centinaia di volontari sguinzagliati nel territorio americano a suonare alle porte delle ignare famiglie. In questa fase del programma è infatti fondamentale raccogliere un campione significativo della popolazione, che non sia soggetto a errori sistematici. Quindi per esempio non è sufficiente contattare le famiglie attraverso il medico curante, perché così si escluderebbe quella fetta della popolazione che non fa ricorso alle cure sanitarie. La diffidenza del pubblico è comunque tanta: fino ad ora è stato calcolato che solo uno su 40 nuclei contattati accetta di partecipare alla richiesta.

Un altro problema sarà poi quello dell’abbandono in corso: una famiglia può dire sì oggi, ma è ovviamente libera di lasciare il programma in qualsiasi momento lo desideri.

La più grossa critica fino a questo momento è comunque quella al budget. Quando è stato approvato il programma la spesa preventivata era di 3,1 miliardi dollari, ma oggi è già lievitata a 6,7. Il comitato apposito istituito dal senato ha già fatto presente che per ricevere “qualsiasi” finanziamento l’anno prossimo dovranno essere forniti più dettagli.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.