CRONACA

La geografia del tempo

Identificata una nuova classe di sinesteti, individui che percepiscono il tempo in forma spaziale

NOTIZE – Ho sempre aftto fatica ad immaginarmi il tempo come una quarta dimensione, simile alle altre tre dello spazio. Si vede che oltre a essere ignorante in fisica non ho nemmeno un barlume di quella capacità sinestesica da poco scoperta da David Brang, del Dipartimento di psicologia dell’Università della California di San Diego, in un ristretto gruppo di individui.

La sinestesia è una condizione dove un senso è mescolato con un altro: per esempio certi individui sinestesici percepiscono le note di una melodia come diversi sapori, altri vedono le lettere dell’alfabeto o i numeri sottoforma di colori e via dicendo. “In generale, [questa nuova classe di sinestesici] percepisce i mesi dell’anno sotto forme circolari, come delle immagini mentali,” ha spiegato Brag.

Uno dei soggetti individuati dallo scienziato riusciva addirittura a vedere l’anno “come un anello circolare intorno al proprio corpo, che nel corso dei mesi “ruotava” in senso orario in modo che il mese corrente fosse sempre di fronte al suo petto”.

Non tutti i soggetti di Brag avevano una sinestesia così vivida, nonostante ciò, su 183 studenti esaminati, quattro hanno dimostrato di avere questo tipo di legame fra la percezione del tempo e  quella dello spazio. Duranti gli esperimenti (i risultati sono pubblicati sulla rivista Consciousness and Cognition) i soggetti dovevano visualizzare i mesi dell’anno e costruirne una rappresentazione sullo schermo di un computer. Dopo quattro mesi venivano richiamati e veniva mostrato loro uno schermo vuoto. Su questo schermo dovevano selezionare una posizione per ogni mese.

Quattro studenti sono risultati sinestesici in quanto disponevano i mesi in una distribuzione spaziale circolare consistente fra le varie prove. In un secondo test, sinestesici e non sintestesici erano confrontati in una prova di memoria spaziale (dovevano memorizzare una calendario sconosciuto e riprodurlo). Ovviamente i sinestesici sono risultati di gran lunga migliori degli altri.

Secondo Brang la sinestesia spazio-temporale ha luogo quando i processi neuronali dell’analisi spaziale sono insolitamente attivi. “Questo processamento accresciuto potrebbe generalizzarsi ad altre funzioni dell’analisi spaziale – rotazione mentale, navigazione in una mappa, manipolazione spaziale,” ha ipotizzato lo scienziato.

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Federica Sgorbissa
Federica Sgorbissa è laureata in Psicologia con un dottorato in percezione visiva ottenuto all'Università di Trieste. Dopo l'università, ha ottenuto il Master in comunicazione della scienza della SISSA di Trieste. Da qui varie esperienze lavorative, fra le quali addetta all'ufficio comunicazione del science centre Immaginario Scientifico di Trieste e oggi nell'area comunicazione di SISSA Medialab. Come giornalista free lance collabora con alcune testate come Le Scienze e Mente & Cervello.