Nuove frontiere OGM: in Canada via libera all’allevamento controllato di suini transgenici che rilasciano meno fosforo nelle feci
AMBIENTE – Mentre in India si discute sull’opportunità di coltivare piante transgeniche (e sul loro successo), in Canada al centro dell’attenzione c’è ora un animale GM: per la precisione un maiale, geneticamente modificato per digerire meglio un particolare composto del fosforo presente nei cereali e, di conseguenza, per produrre feci e urina meno inquinanti. Poche settimane fa, infatti, l’ente governativo canadese dedicato all’ambiente, Environment Canada, ha dato il via libera all’allevamento in condizioni controllate dell’animale, sviluppato da ricercatori dell’Università canadese di Guelph .
Per capire meglio a che cosa dovrebbe servire il maiale GM, soprannominato dai suoi creatori Enviropig (come dire “ecomaiale”), bisogna fare un passo indietro, e dirigersi verso i grandi allevamenti tradizionali di suini. Lì, gli animali sono in genere nutriti con una miscela di cereali (mais, orzo, frumento) e fagioli di soia, ricchi di fitati, composti del fosforo che i maiali non possono digerire perché non hanno gli enzimi adatti a farlo.Alla pappa viene comunque aggiunto l’enzima in questione (la fitasi), ma la sua efficienza è relativa e il fosforo rimasto indigerito finisce con l’accumularsi nelle feci. E quando si accumulano enormi quantità di liquami (un tipico allevamento americano di suini ne produce ogni anno qualcosa come 32.000 tonnellate), la probabilità che il fosforo in eccesso passi nelle acque di fiumi e laghi, inquinandole e provocando eutrofizzazione, è piuttosto elevata.
Ecco allora l’idea di dotare direttamente di fitasi, attraverso manipolazione genetica, i maiali d’allevamento. E’ nato così Enviropig, che contiene un gene di fitasi appartenente al batterio Escherichia coli e anche una particolare sequenza regolatoria del gene stesso presa in prestito dal genoma del topo. Secondo i ricercatori che hanno sviluppato la linea transgenica, gli ecomaiali GM rilasciano nelle feci dal 30 al 70% in meno di fosforo.
L’autorizzazione di Environment Canada, comunque, è soltanto un primo passo. Prima che questi animali vengano approvati (se mai lo saranno) per l’alimentazione umana, in Canada, in Usa o altrove, dovranno passare ancora alcuni anni di sperimentazione. E chissà che nel frattempo non decideremo piuttosto di seguire i consigli dell’ultimo libro di Jonathan Safran Foer – Eating animals, in italiano Se niente importa (Guanda editore, 2010) – e di diventare tutti vegetariani.