Studi recenti sostengono che una o più migrazioni potrebbero aver preceduto quella degli antenati dei nativi americani
NOTIZIE – Gli studi genetici condotti fino a oggi dimostrano che gli antenati degli attuali nativi americani sono stati i primi esseri umani (provenienti dall’Asia) a colonizzare il continente americano, eppure una recente ricerca – molto accurata, secondo molti esperti –, attraverso l’analisi di teschi fossili di antichi abitanti del continente, ha stabilito che ci potrebbero essere state almeno due ondate migratorie (se non di più), di cui una precedente a quella finora conosciuta.
Katerina Harvati, dell’Università di Tubinga in Germania, e colleghi hanno analizzato alcune decine di teschi paleoamericani (risalenti al periodo della migrazione, cioè circa 11.000 anni fa, e provenienti da siti archeologici del sud e del centro America) con quelli di 300 amerindi (americani nativi) vecchi di circa 1000 anni. I ricercatori hanno anche comparato i crani più antichi con quelli di 500 teschi dell’Asia dell’est.
Il team ha osservato differenze evidenti in forma e dimensioni fra i reperti paleomericani e quelli amerindi. Questo, come si legge sull’articolo pubblicato su PLoS One, suggerirebbe che più di un gruppo di esseri umani sia migrato nel continente americano dall’Asia. E data l’età delle ossa, quest’altro gruppo sarebbe arrivato prima della migrazione degli antenati degli attuali amerindi.
Harvati sottolinea che per ora non è possibile stabilire se si sia tratta di una sola migrazione o di diverse. Probabilmente “la storia della colonizzazione del Nuovo Mondo è ben più complessa di quello che si pensa comunemente.”
Harvati spera che ora ulteriori studi includano un numero maggiore di campioni e pensa che “il DNA antico potrà essere molto prezioso.”