Ascolta l’intervista a Yvonne, ragazza che soffre di narcolessia
I disturbi del sonno portano alcune persone a vivere esperienze surreali: dall’impossibilità di muoversi alla convinzione di uscire dal proprio corpo e volare. Sensazioni frequenti nella popolazione, ma che per la scienza rimangono ancora un mistero
LA VOCE DEL MASTER – Appena varcata la soglia della fase REM, che corrisponde a un’intensa attività cerebrale simile a quella dello stato di veglia, la nostra mente entra nel mondo dei sogni. Nel momento in cui stiamo per addormentarci o durante il risveglio, però, può capitare che ci si scopra incapaci di muoversi. Questo stato, detto paralisi del sonno, è dovuto alla momentanea discordanza tra cervello e corpo.
Il corpo, nella fase REM, tende a secernere ormoni che portano a un rilassamento generale della muscolatura scheletrica. Se l’ormone viene rilasciato troppo velocemente, ci si può sentire paralizzati, convinti di non potersi muovere. Durante questa fase capita che il nostro cervello percepisca diverse sensazioni, come racconta Yvonne, ragazza ventinovenne che da anni è vittima di questo disturbo: «nel momento in cui inizia il sogno mi rendo conto che in realtà non è un sogno, e sono consapevole di quello che mi sta succedendo».
Alla paralisi del sonno spesso vengono associati due altri fenomeni: i falsi risvegli, in cui l’individuo crede di essere sveglio mentre in realtà non lo è, e i sogni lucidi, esperienze in cui si può prendere coscienza del fatto di stare sognando. «Dopo numerose brutte esperienze in cui avevo veramente paura di addormentarmi, ho cercato di diventare consapevole di vivere un sogno e di non dover aver paura di quello che stava succedendo perché era solamente una finzione creata dal mio cervello», continua Yvonne. «Diventavo quindi in grado di manipolare il mio sogno».
Per studiare questo fenomeno, nel 1987, Stephen LaBerge, il primo scienziato che ha dimostrato scientificamente l’esistenza dei sogni coscienti, ha fondato il Lucidity Institute, un centro di ricerca che ha lo scopo di promuovere la ricerca sulla natura e la potenzialità della coscienza, e di applicare queste ricerche al miglioramento della salute umana.
Yvonne ha raccontato la sua esperienza ai microfoni di OggiScienza: