OGGISCIENZA TV - Da sempre l'esistenza di un mondo parallelo, quello del sogno, esercita un fascino misterioso sugli uomini. Il fatto che durante il sonno si possano compiere azioni del tutto analoghe a quelle della veglia, che l'universo personale venga elegantemente sublimato in simboli e che anche l'impossibile diventi realizzabile, sono alcuni degli elementi che fanno dell'esperienza onirica un magnetico enigma. Ma qul'è il senso biologico di questa eccezionale esperienza mentale, che funzione hanno i sogni, e quali sono le dinamiche che regolano la loro strutturazione? Nonostante le teorie finora proposte siano molte, e in differenti discipline, i sogni rimangono un'intrigante rompicapo anche per la scienza.
SALUTE - Non è il tempo che cura le ferite, ma il sonno REM. Questo almeno secondo Matthew Walker, neuroscienziato dell'Università della California di Brekeley. Che l'attività onirica abbia un legame con la nostra vita emotiva lo si sospetta da molto, ma l'esperimento di Walker (pubblicato su Current Biology) ha messo direttamente in relazione il contenuto emotivo delle esperienza durante la veglia con il sognare. Secondo quanto osservato solo i volontari che avevano potuto dormire avevano un ricorso più "attutito" di un serie di immagini che veicolavano emozioni forti e negative, che i soggetti avevano potuto osservare prima del sonno.
I soggetti inoltre erano anche monitorati attraverso una risonanza magnetica che mostrava un abbassamento dell'attività dell'amigdala (nucleo cerebrale associato alle emozioni negative) durante il sonno REM (normalmente la fase di sonno in cui sogniamo) e un abbassamento delle sostenze chimiche nel cervello ormalmente associate allo stress.
LA VOCE DEL MASTER - Appena varcata la soglia della fase REM, che corrisponde a un’intensa attività cerebrale simile a quella dello stato di veglia, la nostra mente entra nel mondo dei sogni. Nel momento in cui stiamo per addormentarci o durante il risveglio, però, può capitare che ci si scopra incapaci di muoversi. Questo stato, detto paralisi del sonno, è dovuto alla momentanea discordanza tra cervello e corpo.
Il corpo, nella fase REM, tende a secernere ormoni che portano a un rilassamento generale della muscolatura scheletrica. Se l’ormone viene rilasciato troppo velocemente, ci si può sentire paralizzati, convinti di non potersi muovere. Durante questa fase capita che il nostro cervello percepisca diverse sensazioni, come racconta Yvonne, ragazza ventinovenne che da anni è vittima di questo disturbo: «nel momento in cui inizia il sogno mi rendo conto che in realtà non è un sogno, e sono consapevole di quello che mi sta succedendo».
Un gruppo di matematici dell'Università Friedrich Schiller di Jena, in Germania, dimostra che la nostra attività onirica potrebbe iniziare prima di quanto si è creduto fino ad oggi