Ascolta l’audio dell’intervista a Silvio Garattini.
SALUTE – L’8 luglio scorso a Roma è stato presentato il rapporto OsMed L’uso dei Farmaci in Italia. Rapporto nazionale anno 2009, promosso dall’Istituto superiore di sanità e dall’AIFA, l’Agenzia italiana del farmaco.
Ogni anno l’Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali (OsMed) pubblica un’analisi che fotografa lo stato di salute del nostro Paese, monitorando il consumo di farmaci e le categorie più vendute. Le analisi dei dati contenute offrono spunti importanti per correlare la prevalenza delle patologie con il corrispondente utilizzo dei farmaci, e propongono un’interpretazione dei principali fattori che influenzano la variabilità nella prescrizione.
Quello che i ricercatori hanno riscontrato è che gli italiani ricorrono spesso a pastiglie, fiale e creme: ognuno di noi ha speso infatti nel 2009 circa 420 euro per acquistare dei farmaci. Un aumento del 60% dei consumi negli ultimi 10 anni, spiegabile, solo in parte, con l’invecchiamento generale della popolazione.
Tra le categorie più vendute ci sono i farmaci utilizzati per le malattie cardiologiche e le terapie oncologiche, che incidono principalmente sul sistema sanitario nazionale, di cui costituiscono un terzo della spesa. Quello che colpisce di più è l’aumento del 76% delle vendite di antidepressivi dal 2000 ad oggi.
La spesa farmaceutica territoriale complessiva, pubblica e privata, è in leggera crescita rispetto al 2008 (+ 1,4%), mentre quella a carico del sistema sanitario nazionale diminuisce dell’1,7%.
Il rapporto evidenzia inoltre che il mercato dei generici è aumentato, riducendo la spesa farmaceutica dei cittadini.
Al microfono di OggiScienza, Silvio Garattini, fondatore e direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri. In visita a Trieste in occasione della Giornata nazionale della Salute organizzata da AREA Science Park, APRE e CBM, Garattini ci spiega alcuni di questi dati e il significato di alcune delle cifre presentate.